sabato 10 settembre 2016

Conversione problematica #8



Chi meglio di Dio può dirsi ateo?
Lo dice la parola stessa, di origine greca: àtheos, senza Dio.

A meno di non ipotizzare che Dio, il “nostro” Dio, non sia frutto della creazione di un altro Dio, di ordine superiore, a sua volta generato da un Dio di Terzo Livello, opera di un Dio di Livello Quattro, per non parlare di God The Fifth ecc.ecc.

No, non fa per me, troppo complicato.

Preferisco la semplicità di una vita terrena che abbia un inizio, una conclusione (definitiva) e che nel mezzo sia composta da una sequenza insensata di gioie, dolori, dispiaceri, momentanee felicità, di lavoro, di quiz televisivi, di notai, di corsi arbitrali, di grigi divani, di blog su Blogspot, di mamme, di ghigliottine, di aragoste caraibiche, di donne dagli occhioni blu dal seno prosperoso che ammirino la mia intelligenza,  accarezzandomi la pelata, che sfiorino con delicatezza la mia lucida pelata, una zucca liscia, interamente liscia, piatta come il Tavoliere delle Puglie, una lustra e riflettente pianura, se si esclude quel fastidioso paio di protuberanze ossee, volgarmente chiamate corna.

3 commenti:

MaryA ha detto...

AHAHAHAHHAHAHAHAHAH XD

Scompisciante stream of conscioussness

A presto

**MaryA**

PuroNanoVergine ha detto...

@MaryA
Grazie e benvenuta.
Sullo scompisciante stream of conscioussness sei troppo gentile ;)

MaryA ha detto...

Di nul ^^

**MaryA**

;