Vi è mai capitato di sentirvi una
nullità?
Non una nullità qualsiasi, ma La Nullità con la N maiuscola?
Coscienti della propria inutilità
in questo mondo?
E di non poter fare alcunché per ambire a qualcosa di diverso?
Non so voi, a me capita spesso.
Sento, in cuor mio, che nessun
miglioramento sia possibile, che sono solo un piccolo, insulso, inetto,
incapace, insignificante, inadatto, inconsistente nanetto di un metro e
diciotto.
Un fallito: fallito nel Lavoro, fallito
nell’Amore, fallito persino nella Salute (anni di inutili lotte contro un
meteorismo cronico), fallito nella Vita.
Poi, d’improvviso, quando la
disperazione sembra avere il sopravvento, quando la depressione sta per
soffocarmi (il suo braccio destro mi cinge il collo togliendomi fiato), d’improvviso,
dicevo, penso che in fondo a tutti noi sia data una chance, una possibilità,
per quanto minima, di farcela, di riscattarsi, di non assecondare un finale già
scritto, di realizzare qualcosa, pur essendo Nulla.
Penso, d’improvviso, ad Angelino Alfano.
E torno a sperare.
2 commenti:
Devo prenderti come esempio.. trovi sempre del "buono" in ogni cosa. :P
@Sara Scavolini
Grazie!
In realtà per abitudine ho spesso visto il bicchiere mezzo vuoto, anche se, col passare degli anni, la visione pessimista si va attenuando.
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