sabato 26 maggio 2018

Vero Uomo Riparatore


Finisco di lavare i piatti, apro l'anta sotto il lavandino per buttare un panno di carta nel secchio della spazzatura quando noto (sorpresa!) che il coperchio del secchio è bagnato.
Com'è possibile?
Un'occhiata preoccupata al sifone da dove, ipotesi confermata, fuoriescono delle gocce, in corrispondenza di una delle ghiere (sifone e secchio spazzatura sono uno a fianco dell'altro).

Precisazione: sul termine ghiera, come sul resto dei componenti idraulici, è molto probabile che scriva delle boiate pazzesche. Il problema infatti non sta tanto nella perdita di poche gocce d'acqua, ma nel fatto che il sottoscritto, in materia di lavori manuali di manutenzione della casa, è totalmente inadatto al ruolo, al punto da non conoscere neppure la terminologia degli oggetti sui quali dovrebbe metter mano.
I classici "lavori da uomo" mi sono preclusi. Le poche volte che ho provato a lanciarmi in qualche pratica riparatoria ho fallito a 360 gradi.

Per estensione, il non saper svolgere "lavori da uomo" mi esclude tout court dall'essere un Uomo. Se non sono in grado di riparare un sifone non posso, conseguenza inevitabile, ambire al ruolo di compagno, fidanzato, marito, amante di una donna. No repair? No trombing!

(detto in questi termini sembra un ragionamento idiota e in effetti è un ragionamento idiota, di un idiota incapace a riparar sifoni così come a praticare del petting spinto o del limonamento duro).

Chiaro quindi che fermare la caduta delle gocce assuma una valenza ben maggiore della semplice riparazione in sé.

Inizio a svitare il sifone in corrispondenza dei vari raccordi (avrei potuto scrivere "proboscidi" al posto di "raccordi", tanto, usare un termine a cazzo piuttosto che un altro...) per esaminarlo.
Nessuna traccia di ostruzioni (nell'ipotesi che la fuoriuscita dell'acqua fosse imputabile a un accumularsi della stessa per impossibilità di defluire nello scarico). Pulisco per scrupolo il tubo all'interno (che ora splende di lucida brillantezza come in uno spot per prodotti sturalavandini) e rimonto il sifone.

Apro l'acqua per due minuti.
Chiudo l'acqua.
Le gocce bagnano di nuovo il sottolavabo.

L'insuccesso era prevedibile come la conferma che la condizione di verginità del sottoscritto fosse destinata a durare in eterno (No repair?...).

Risvito le proboscidi (avrei potuto scrivere "raccordi" al posto di "proboscidi", ma se devo usare termini a cazzo tanto vale che siano totalmente a cazzo, e non un moderatamente a cazzo, un "a cazzo" light).

Altra ipotesi: se non è colpa di qualche ostruzione tubatoria, il problema potrebbe risiedere in una guarnizione non in grado di fare il proprio dovere.
L'ipotesi si rivela meno peregrina del previsto.
Una guarnizione risulta in effetti consumata in alcuni punti.
Lo spessore del cerchietto di gomma non è omogeneo.
Urge acquisto nuova guarnizione.
Vado al Brico Center vicino casa mia.

Entrare in un Brico assume una valenza ben maggiore del semplice ingresso in un centro commerciale per acquistare prodotti del "fai da te" casalingo.
Entrare in un Brico è il primo passo per essere ammesso nella categoria Veri Uomini Riparatori (riparatori e Trombatori ça va sans dire: è forse una coincidenza che in dialetto milanese l'idraulico si chiami Trumbè?).

Raggiungo il reparto bagno dove trovo la guarnizione che fa al caso mio.
Incredibile: è rotonda (!) come quella smangiata che devo sostituire (la fortuna del principiante vuole che abbia pure il medesimo diametro).

Torno a casa, rismonto (con disinvoltura) il sifone, cambio la guarnizione, rimonto il tutto, riapro l'acqua del lavandino per due minuti, la chiudo, controllo il sottolavabo che risulta magicamente... bagnato.

Quando il gioco si fa duro...

A corto di ulteriori ipotesi, e di plausibili cause della perdita gocce, torno al Brico Center per acquistare un tubetto di silicone bianco.
Il secondo ingresso nel centro commerciale mi vede molto più mesto nell'animo, il morale sotto i tacchi (12 cm, per slanciarmi dal metro e 18 di nanitudine al metro e 30 di bassezza), rispetto la prima volta.
Provare a zittire una tubazione, che perde, con delle spatolate di silicone non è opera di un Vero Uomo Riparatore, ma la violazione del Primo Comandamento del Buon Idraulico ("ricordati di NON usare MAI il silicone per riparare sifoni").
Compro il tubetto, torno a casa, ricopro la ghiera perdente con la cremina biancoliquida che fuoriesce dal tubetto e attendo fino a sera, per circa sei ore, nell'attesa che la cremina si solidifichi.
Trascorso il periodo necessario alla solidificazione riapro per due minuti il lavandino, lo richiudo, controllo il sottolavandino che risulta sempre bagnato, ma (sorpresa!), non in corrispondenza della giuntura siliconata, bensì nel punto dove il tubo del Troppo Pieno si unisce al lavabo.

Com'è possibile?

Forse nello smontare e rimontare il tubo avrò spostato di posizione il Troppo Pieno causando la perdita prima non presente? O ricadiamo nell'ipotesi guarnizione rovinata da cambiare?
Smonto l'intera tubatura, estraggo la guarnizione del Troppo Pieno che in effetti risulta non omogenea come spessore.

Terza visita bricologica, terza missione nel reparto bagno dove compro una guarnizione rotonda nuova di zecca che dovrebbe sostituire quella consumata che ho lasciato a casa.
Il cambio risulta però impossibile.
Nell'acquisto avevo scordato un dettaglio: la rotondità della guarnizione immacolata non coincideva con la rettangolarità della guarnizione smangiata (la rettangolatura del cerchio è fuori dalla mia portata).

Privo di guarnizione, non ho possibilità di fermare la perdita d'acqua.

Mi tocca violare anche il Secondo Comandamento del Buon Idraulico ("ricordati di NON usare MAI il silicone per riparare il Troppo Pieno").
Apro il tubetto di silicone e cospargo la sagoma rettangolare della tubatura con una dose industriale di cremina semiliquida.
Attendo una notte intera che la solidificazione faccia effetto.

Il mattino successivo, mezzo assonnato, apro per ben cinque minuti il lavandino della cucina, faccio scorrere il getto d'acqua alla massima potenza, chiudo il lavandino, apro l'antina del mobile, osservo il sottolavabo che è... completamente asciutto.

Giubilo, gaudio, soddisfazione estrema!

Problema risolto senza l'aiuto di un Vero Uomo Riparatore e Trombatore ovvero di un Buon Idraulico uso a non violare i comandamenti a lui prescritti.

In ogni caso, no, la riparazione non mi eleva a livello di Vero Uomo... la scorciatoia siliconica mi permette di lavare in santa pace i piatti senza temere di allagare il mobile della cucina, ma non mi apre le porte a felici accoppiamenti con estasiate fanciulle che non vedono l'ora di cadere nelle braccia (muscolose) di un Nano Trumbè.

La gioia risiede nella riparazione in sé. Punto!

A molti potrebbe sembrare una vittoria a metà, ma per me non lo è, non al punto d'impedirmi di provare giubilo, gaudio, soddisfazione estrema!

Una soddisfazione che mi porta, per un attimo, ad alzare il viso estasiato verso il cielo, in direzione del soffitto del mio bilocale dove (sorpresa!) mi appare un'inaspettata e preoccupante macchia di umidità...

16 commenti:

Silver Silvan ha detto...

In effetti, le confermo che l’uomo che ripara è molto più affascinante dell’uomo che alza il telefono e fa riparare qualcun altro. Forse ha a che fare con il ricordo del papà che riparava tutto, ma erano altri tempi. Oggi si fanno tutti la manicure, ci manca che mettano lo smalto alle unghie, figuriamoci se si graffiano le curatissime manine per riparare qualcosa. Morale, inevitabile: le donne stanno imparando ad usare pennelli, vernici, cacciaviti, ecc. Anche io mi sono avventurata nello smontaggio del sifone per lo stesso motivo; purtroppo, incautamente, non ho guardato con attenzione come erano assemblati i vari pezzi e, dopo averli ripuliti per bene, non mi ricordavo più come erano montati. Quindi, anziché poche gocce.mi sono ritrovata un lago sotto al lavello. Il marito ha provato a rimontare il tutto, ma siccome è più negato di me, ha fatto peggio. Insomma, ho dovuto chiamare l’idraulico che, presentatosi vestito come un modello di una rivista, in trenta secondi, a mani nude, ha rimontato tutto quanto correttamente e, manco a dirlo, non si è più vista cadere una goccia. Come si fa a non subire il fascino di uno così? Non ha manco voluto essere pagato!

P.S. Ne tragga le debite conseguenze.

Nia ha detto...

Bhe sarei soddisfatta pure io se riuscissi a riparare un tubo da sola. Qui tra me e lui facciamo pena. Io sarei però più preoccupata per la macchia sul soffitto, te lo dico

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Un idraulico che non ha voluto il pagamento?
Con quale giustificazione?
Il suo, di idraulico, da come lo descrive, è però una via di mezzo fra l'uomo metrosexual fighetto che non vuole sporcarsi le manine e l'uomo riparatore che ha da puzzà, smontà e rimontà.

@Nia
Il finale è fortunatamente di fantasia ;)

Silver Silvan ha detto...

L’idraulico lo conosceva mio fratello, che fa il rappresentante e all’epoca aveva il mandato di una famosa azienda del settore: quindi conosce tutti gli idraulici, che definisce da sempre pessimi soggetti; mi aveva dato il numero di uno che reputava molto sopra la media e si faceva anche pagare di conseguenza; ma questo l’ho saputo dopo. Ho sempre ammirato chi fa da sé, in casa: non saper fare un tubo è come essere un tavolo a tre gambe. Difettosi! Quanto a me, il mio motto è Cefalù: se ce fa lu, ce fo anch’io! Purtroppo, l’esito dei miei tentativi non è sempre all’altezza dei miei propositi. Ci devo lavorare.

Nia ha detto...

Il problema dei post di PNV. Distinguere realtà e fantasia, serietà e ironia.

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Si applichi, si applichi :)

@Nia
Di solito parto da un fatto reale e ci ricamo su.

Silver Silvan ha detto...

Ah, questa poi: sa anche ricamare! Lei è un uomo da sposare!

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Il Ricamatore (un thriller de paura!)

Silver Silvan ha detto...

Il Riccamatore! Non solo ripara e ricama, è pure ricco! Attenzione, lei è una potenziale preda di femmine senza scrupoli!

Silkstocking ha detto...

Mi hai fatto morire dal ridere!
E per la cronaca, i lavori di idraulica sono tutt'altro che semplici.
Quindi, il giubilo e piu' che mai giustificato e sacrosanto!
:-D

PuroNanoVergine ha detto...

@Silkstocking
Benvenuta.
I lavori sono difficili, perlomeno quando (come me) si è impediti.
Invidio quelli che sono portati nel farlo.

H P L ha detto...

Credo tu PNV abbia fatto nientemeno e nientepiù che quello che avrebbe fatto l'82% della popolazione nanica maschile italiana (a proposito; ciao, collega nanis :)

PuroNanoVergine ha detto...

@H P L
Consola sapere di far parte di una maggioranza :)
Benvenuto/a (HPL cosa significa?)

H P L ha detto...

Ciao, grazie per il benvenuto ^-^
(Sono nano puro e vergine anch'io, poche ragazze da queste parti...;)

HPL sono le iniziali di Howard Phillips Lovecraft, lo scrittore più importante per la mia letteratura personale ^^ (magari non lo hai presente come scrittore, ma è il papà di Cthulhu, Necronomicon etc., che avrai sicuramente sentito in giro...)

Buonaserata a tutte!

PuroNanoVergine ha detto...

@H P L
Mi spiace, ho solo sentito nominare Lovercraft, ma non lo conosco proprio.

H P L ha detto...

@ PNV

Ahahah, fa nulla. Io te lo consiglio, se hai tempo e voglia ;)

Make lovecraft, not warcraft!! (Cit. per pochi...)

Buonaserata a tutte!

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