venerdì 19 maggio 2017

Il tocco di Elena

Cazzo, sto gelando.

Non sono più giovane come una volta.
E poi mi arrugginisco.
Dio, la ruggine dentro di me.

E si che mi avevano avvertito:

“Invecchiando perderai colpi. Avrai difficoltà a scaldarti, sarai un ghiacciolone, un inutile ferro vecchio destinato all’abbandono".

Non li ascoltavo.
La gioventù rendeva impossibile comprendere i discorsi di quei menagramo.

Era vero.

Adesso non mi caga più nessuno.
E non vale la pena sbuffare, lamentarsi, far notare la mia presenza.
Come effetto ottengo solo insulti e… (voce maschile nell'altra stanza).

"Elena ci pensi tu?"

"Si Cicci, non ti preoccupare".

Attenzione!
Elena si avvicina.

Mi tocca, che mani delicate che ha, e quel coglione non si accorge di nulla, non può sapere della mia eccitazione, del mio non saper resistere al tocco magico di due esperte mani femminili.
Mi è già successo la scorsa volta.
Mi eccito, lei mi sfiora, io mi eccito, mi eccito e:

"Cicci, porca puttana, si è rotto di nuovo il tostapane".

2 commenti:

CirINCIAMPAI ha detto...

Crescente stato di eccitazione insensibile al "Cicci"???
Eroico.

PuroNanoVergine ha detto...

@CirINCIAMPAI
Noi "tostapane" siamo eroici per natura.

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