venerdì 17 luglio 2020

I Covidini del Mulino BLanco

Mi ritrovo alla cassa del supermercato, la numero 12, dove incontro ogni venerdì mattina alle 7:45 la solita cassiera (una gentile fanciulla dall’aria perennemente trasognata), in fibrillazione perché fra poco, scuciti i soliti 70 euro di spesa settimanale, potrò fiondarmi a casa e gustarmi come colazione (sono ancora digiuno) un bel tè verde biologico con i nuovissimi Covidini del Mulino BLanco (la L al posto della I, prima che scattino querele: sono un nano pavido, lo so).

Lo spot in tv era un invito all’acquisto immediato.

Dei bei biscottini tondi, la superfice ruvida, di colore ambrato da farina integrale, sulla quale è disegnata una sfera con piccoli spuntoni che ne fuoriescono, stilizzazione del virus pandemico che tanto ha allietato gli ultimi mesi. I Covidini che si tuffano nella tazza e un bimbo che non vede l’ora di papparseli (la mamma sorridente lo osserva).

* * *

Porta di casa, di corsa in cucina, acqua nel pentolino, spegnimento del fornello poco prima della bollitura, bustina di tè nella tazza, acqua a riempirla, 5 minuti di attesa e via!

Apro la confezione del Mulino BLanco (sempre con la L) estraggo 7 biscotti, li allineo in fila davanti a me e, delicatamente, pollice-indice della mano destra, prendo il primo Covidino e… pluff… lo intingo nel liquido (dovrei scrivere che lo “puccio”, ma è volgare, si “pucciano” i biscotti nel caffelatte, si intingono i Covidini nel tè verde bio da vero radical chic).

Immergo, per due secondi, una parte del biscotto nel verde lago del Darjeeling per poi portarlo alla bocca.

Ahi!

Un sasso!

Duro come un sasso!

Il tè caldo, al limite del bollente, non lo ha minimante ammorbidito.

Due incisivi dell’arcata superiore doloranti.

Reimmergo la stessa parte di biscotto nel verde lago del Darjeeling, non più per soli due secondi come nel primo tentativo, ma all’incirca per mezzo minuto, e riporto il Covidino alla bocca.

Ri-Ahi!

Ri-Un sasso!

Ri-Duro come un sasso!

Nello spot il bimbo si gustava il biscotto sotto lo sguardo benevolo materno.

Io ho rischiato la perdita di due incisivi.

La realtà non è uno spot del Mulino Blanco (notare la L), no, decisamente.

* * *

Il martedì successivo torno per la consueta spesa settimanale e chiedo alla cassiera trasognata (e insonne, come mi ha confessato: forse l’aria non proprio sveglia è causata da un riposo problematico) se altri clienti hanno provato i fantastici Covidini in offerta.

Sì, risponde.

Ok, dico io, ma per caso qualcuno si è lamentato che quei biscotti sono degli incisivicidi di professione? Non è che (nano ironico) il Mulino BLanco ha sottoscritto una partnership con l’Associazione Medici Dentisti?

Lei non risponde, nel suo trasognato osservarmi, non ha colto l’ironia (o forse era pessima la battuta).

Una soluzione c’è, mi fa.

Quale?

Vai al reparto parafarmacia e chiedi una confezione di Idrossiclorochina, ti consiglio quella da 20 pastiglie, è in offerta.

Idrossiclorochina?

Sì, sì, vai, su, vai, intanto ti batto il resto dei prodotti.

La cassiera mi consiglia di pucciare il Covidino insieme a una compressa del farmaco.

Vedrai come lo rende morbido e masticabile (sorriso perso nel nulla).

* * *

Porta di casa, di corsa in cucina, acqua nel pentolino… mi trovo di nuovo con un Covidino nella mano destra, pronto per la sua “intingitura” nel tè del Darjeeling, e una pastiglia di idrossiclorochina nella sinistra.

Immersione del biscotto, immersione della compressa, emersione del biscotto, la compressa si è sciolta, apertura della bocca, contatto del Covidino con gli incisivi e… gnamm… ri-gnamm… ri-ri-gnamm… una tranquilla e deliziosa masticatu… bleah!

Deliziosa un paio di palle.

L’idrossiclorochina ha dato al Covidino quel retrogusto di fogna che lo rende immangiabile (Come? Querela in vista? Ma non è colpa del biscotto è… querela dalla casa farmaceutica? Ok).

Mi sono sbagliato, la parafarmacia del supermercato non vende la famosa idrossiclorochina ma la meno nobile idrossiclorachina.

A volte basta un cambio di vocale, da una o a una a, per risparmiarti una querela (sono sempre un nano pavido, come a inizio racconto) ma rovinarti la tanto desiderata colazione con il biscotto all’ultima moda.


12 commenti:

Nia ha detto...

Eppure non riesco a capire di che biscotti parli

Franco Battaglia ha detto...

Fantastico...ma forse neanche tanto...usciranno prima o poi..il ferro va' battuto finché è caldo (tipo 38,5 di temeperatura..)

PuroNanoVergine ha detto...

@Nia
Dei Covidini, non mi riferivo ad altro.

@Franco Battaglia
Mai porre limiti al marketing :) (grazie)

fracatz ha detto...

non avrei mai immaginato che preferisci ciucciare cose mosce, flaccide senza speranza alcuna.
Vabbe' de gustibus

PuroNanoVergine ha detto...

@fracatz
I dentisti costano troppo.

Silver Silvan ha detto...

Ahahah, bellissima, la risposta! Complimenti!

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Grazie, è la triste realtà tariffaria.

Er Matassa ha detto...

IdrossiclorAchina...
Insomma, una specie di "Ibis redibis non morieris in bello", ma con la vocale.

EM

PuroNanoVergine ha detto...

@Er Matassa
Nel senso che il cambio di vocale ne cambia il significato?
(ho dovuto cercare la traduzione dal latino per capire il riferimento ;-) )

Er Matassa ha detto...

@PuroNanoVergine

Proprio così! :)

Joanna ha detto...

Cambia biscotti, supermercato e cassiera... meglio degli inzupposi salva denti, i Covidini del Mulino Stanco nuocciono alla salute.
Buona domenica.

PuroNanoVergine ha detto...

@Joanna
Grazie per il consiglio e benvenuta.

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