domenica 23 novembre 2014

Viaggiare è un po' morire



Secondo una recente statistica nell’elenco delle categorie a rischio (per gli altri) i macchinisti si piazzano al terzo posto, preceduti dai gangster e dai consulenti finanziari.

A conferma della statistica riporto un colloquio di assunzione di un aspirante macchinista.

* * *

Ufficio Selezione Personale delle Ferrovie.
Al centro della stanza, buia, un cono di luce illumina l’esaminando.

Una voce fuori campo lo interroga:

“Nome e Cognome?”

Giuseppe Giannetto, detto Er Sparecchia Birilli.

“Perché Sparecchia Birilli?“

Er biliardo, modestamente co’ ‘a stecca ce so fa’, quanno tiro io nun se sarva un birillo che uno. Io sparecchio, come quanno se pulisce la tavola, dopo che sé magnato.”

“Anni?”

Du’ e mezzo, co’ ‘a condizzionale.”

“Vogliamo sapere quanti anni ha?”

Ventotto, senza condizzionale. Dottò, er tempo passa.”

“Vabbè, non tergiversiamo. Precedenti?”

Furto con scasso, rapina a mano arm…”

“No, intendevo dire se hai mai guidato un mezzo pubblico?”

Si, n’autobusse. Ne ‘a mia città, pe’ sei mesi, poi cè stata ‘a rapina ‘aa ricevitoria de’e scommesse, que’e de li cavalli, d’artronde nun potevo di’ de no a ‘n’amico, sa, era un colpo da ducentomila euri.”

“Ok, ok. E nei sei mesi sul tram coi passeggeri come è andata?”

Direi bene. Du’ tibie, un femore, tre costole ‘ncrinate e pure un capitello, sta ner braccio si ‘a memoria nun me ‘nganna.”

“Si, è proprio lì. Tutte fratture?”

Eccerto, se no mica je’e dicevo!”

“In che modo i passeggeri si fratturavano. Aveva una tecnica particolare?”

Un po’ frenavo brusco, ma proprio brusco, all’urtimo momento, poi ne’e riprese, certe accellerate! Ma er trucco mio erano ‘e curve, er mago de’e derapate! ‘Na vorta m’è pure morta ‘na vecchietta?”

“Non poteva dirlo prima? Questa si che fa curriculum. Come è accaduto?”

Nun lo detto perché io centro solo a metà. Cioè io o pijato ‘na curva come se fossi al Relli de Montecarlo, ‘a vecchietta poi cià messo der suo.”

“Ovvero? Si spieghi meglio.”

“Se vede che ciaveva ‘a bocca aperta, nun stava a usà l’adesivo, e così ‘a dentiera se ne annata pe’ li cazzi sua, tipo che j’è volata via. Inzomma, la faccio breve, lei perde li denti finti, se spaventa, denti comprati nuovi de zecca er mese addietro, roba da cinquemila euri, forse deppiù, e allora se fa prenne da’a strizza, er core je batte forte, alla sua età, ottanta, forse novanta, certe emozzioni nun le reggi e così, ‘na botta de’nfarto e se n’è ita all’arberi pizzuti.”

“Cosa?”

E’ morta, Dottò.”

“E la dentiera?”

“Lo ritrovata, stava sotto er sedile pe’ l’handicapaci. ‘Na ripulita e poi lo passata alla sorella de mi nonna. Cià campato pe’ du’ anni, poi è morta pure lei. Indiggestione. Co’ ‘a dentiera aveva ripreso a magnà: certe fiorentine ar sangue.”

“Come precedenti può andare. Il curriculum è a posto. Un’ultima domanda.”

So’ tutto orecchi, come direbbe Dumbo. Sa l’elefante, quello de li cartoni.

“Non divaghi. Conosce il motto degli autisti?”

Esitazione dell’esaminando.

“Su è facile. E’ uguale per tutti i conducenti, non importa se si è alla guida di un autobus, di un tram, di un pullman o di un treno.”

Ce so’, ce so’. Dovesse esse: - Si, viaggiare, infilando le buche più dure -”

“No, non è così. Da chi l’ha sentito questa storia del – Si viaggiare?”

Da n’collega, je garbava Battisti, però un po’ l’à taroccato, sa, era bravo, à taroccato pure er motore dell’autobusse. Lungo Viale La Marmora a fatto i centoquarantacinque!”

“Complimenti, però non era la risposta giusta. In ogni caso si ritenga assunto.”

Grazie, dottò.”

“Di nulla, e si ricordi il motto degli autisti. E’ pronto ? Stia attento che ora  glielo dico!”

Occhei!

“Noi non guidiamo: facciamo selezione naturale.”

Massiccio, che motto. Magari me lo faccio tatuà, sur braccio destro. Dottò, vole vedè li tatuaggi che c’ho?

“No, grazie, Può andare.”

7 commenti:

Unknown ha detto...

io preferivo "si,viaggiare, infilando le buche più dure."

PuroNanoVergine ha detto...

@Bill Lee
Battisti non si tocca :-)

Silver Silvan ha detto...

Ma ...?! Questa deriva romanpecoreccia da dove sbuca? Non era nordico?

Anonimo ha detto...

PNV, mai fatto tante risate in vita mia. Ogni volta che salgo su un autobus a Roma ho davvero paura di quel frastuono infernale di ferraglie e quello scuotimento continuo, terribile. Temo cadute e fratture varie, però dai finestrini si vedono tutte quelle meraviglie... Potessi salirci sempre!
Nita M.

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Sono nordico, alcuni direbbero padano (da questi mi dissocio ;-)): ho voluto tentare un'escursione nel romanesco.

@Nita M.
Grazie!
Come ti sembra il romanesco? Verosimile o necessita di revisione?

Anonimo ha detto...

Verosimile, non so, ma mi ricorda Thomas Milian. Divertentissimo!
Nita

PuroNanoVergine ha detto...

@Nita M.
Grazie ancora.

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