giovedì 29 novembre 2018

La giusta domanda

Esordire  con  una  domanda  chiusa, e  troppo  diretta  nella richiesta, sarebbe pericoloso:

“Michela, ti andrebbe se noi due, insomma, cioè, si uscisse insieme stasera, per una pizza + cinema?”

“No”

mi risponderebbe (salvo strane congiunzioni astrali, incredibilmente a mio favore, che tramuterebbero un automatico rifiuto in un sì insperato).

Meglio deviare su una domanda aperta, rimanendo nel vago:

“Michela, giusto per curiosità, cosa ne pensi delle tipiche serate di coppia, dove prima si va in pizzeria per una quattro stagioni come Ahmed comanda e poi si digerisce il tutto con uno di quei film d’autore che danno alla Cineteca…?”

(Ahmed è il pizzaiolo egiziano campione regionale di pizza acrobatica, una mano d’oro nel far roteare l’impasto per poi sfornare delle pizze favolose come nessun altro in città).

Michela, mi ero scordato la presentazione, è la mia vicina di casa quarantenne, separata dal marito, cassiera alla Conad di Viale dei Sospiri, che da tempo ha rinunciato al sogno di un lavoro nel dorato mondo dello showbiz (fine anni 90, la ricordo sorridente, e svaporata come poche, alle finali di Miss Italia, Fabrizio Frizzi a condurre).

Potrei prendere il tutto ancor più alla larga, rimanere nel vago che più vago non si può, perché chiedere alla vicina (ex aspirante Miss, tuttora piacente, la bellezza acerba dei vent’anni ha lasciato il posto a quella un poco sfiorita, ma decisamente più interessante nella disillusione esibita, della quarantenne) cosa ne pensi di pizze e cinema è un segnale neppure molto indiretto dell’invito che stai per avanzarle.

“Michela, proprio ieri a Report davano quel servizio sui pomodori e mozzarella campani, nella Terra dei Fuochi, che mi ha messo i brividi. Mi chiedo se sia tutto vero… ho sempre il dubbio che certi reportage siano un filo terroristici, giusto per farti passare la voglia di uscire per una pizza… e invece no, da buon bastian contrario, se il lunedì Report mi mette fifa, il martedì telefono ad Ahmed per prenotare… a proposito di bastian contrari, ricordo che ti vantavi di avere un carattere che ti portava a fare l’opposto di quello che il buon senso, e il suggerimento di chi ti stava vicino, proponeva. Dimmi, l’hai vista pure tu la puntata su RaiTre?”

Il timore, risvegliandole la piacevole sensazione che si prova nell’opporsi ai consigli altrui (in questo caso l’altrui sarei io, il nano speranzoso di una pizza + cinema + altro ancora…) di indurla a dirmi di no, di preferire all’offerta sbavosa del sottoscritto il monito documentato di Sigfrido Ranucci (la Gabanelli pensionata) mi fa scartare anche la terza variante.

Ultima ipotesi, ricordarle il passato brillante che fu, dove prevaleva la speranza in un futuro di successo (tramutato ora in presente malinconico) un passato concentrato nei pochi giorni del concorso di Miss Italia. Il ricordo potrebbe renderla, per un attimo, di nuovo felice e, come ringraziamento per averle procurato un momento di improvvisa gioia, convincerla ad uscire fra poche ore per la solita accoppiata pizza + cinema e forse… forse un paradisiaco finale che solo a pensarlo...

“Michela, ricordo come fosse ieri quando a Fabrizio Frizzi rispondesti che più di tutto desideravi la Pace nel Mondo. Che saggia considerazione! Pensa che Ahmed ha da poco creato la Pizza al Sam, che ispira sentimenti di fratellanza fra i popoli. E combinazione, a proposito di pace, alla Cineteca danno quel filmone con Ben Kingsley che interpreta Gandhi...”

“PNV, c’avresti una confezione di candeline rosse?”

La titubanza, sulla domanda più indicata da farle, permette a Michela di anticiparmi, spiazzandomi.

Uno spiazzamento dato sia dal dover rispondere, piuttosto che dall’attendere una sua risposta, sia dal contenuto della domanda in sé.

“Candeline rosse? Ma non siamo a Natale?!”

“No, manca ancora un mese.”

“E non è neppure il tuo compleanno, se ricordo bene?!”

“Ricordi benissimo, PNV. Faccio i 42 il prossimo 18 febbraio.”

“E allora le candeline rosse?”

“Sono per stasera, ho invitato Venanzio a casa mia per una cenetta sentimentale. Ti ho mai parlato di Venanzio?”

“ve… vena… venan… venanzio?”

“Con la V maiuscola, PNV. Venanzio.”

No, Venanzio è un perfetto sconosciuto, una comparsa improvvisa nella vita di Michela, ex aspirante Miss Italia ora cassiera alla Conad (alla Conad non avevano le candeline rosse?), un possibile rivale nella corsa alla conquista del cuore della mia vicina di casa, un concorrente che, temo, vista la cena e viste le candeline e visto il sentimentalismo, con ogni probabilità mi ha superato da un pezzo nella corsa, relegandomi al consueto ruolo di reggitore di moccoli.

“Mi spiace Michela...” fingo rammarico “… quando si dice la sfiga. Le ultime due candeline rosse le ho usate ieri sera.”

“Cena romantica?” sorriso complice il suo.

“No, le ho accese davanti all’altarino della Madonna, quello che tengo sul comò, a fianco del nano lettuccio. Sai, ho pregato intensamente la Mamma di Gesù, la luce delle due candeline a rendere ancora più intensa e calda la mia orazione, affinché metta una mano sul cuore di noi uomini, rendendoci tutti più buoni, in modo che trionfi la pace nel mondo.”

7 commenti:

Nia ha detto...

Pnv.. è sempre la fine che ti frega. Potevi giocartela meglio :D

PuroNanoVergine ha detto...

@Nia
Hai ragione: dovrei interrompere i post a metà :-)

Nina ha detto...

“sfiorite”... praticamente ho finito di fare sesso ad interim visto come pensano gli uomini.

PuroNanoVergine ha detto...

@Nina
No, perché quel "sfiorite" è seguito da un "ma decisamente più interessante".

Nina ha detto...

occhei, allora tengo stretta la speranza :-)

Francesco ha detto...

Non sa ciò che si perde

PuroNanoVergine ha detto...

@Francesco
Grazie.
Dovrei risponderti di "sì", ma sono parte in causa ;-)

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