Era
da qualche anno che non passavo una serata con Dio.
Come
spesso capita, anche nelle amicizie più strette, col tempo ci si
vede meno, da un lato gli impegni lavorativi del sottoscritto
(occupato a difendere coi denti il posto in ufficio, scacciando la
sensazione di essere su una nave con l’orchestrina che suona mentre
sale pericolosamente l’acqua imbarcata), dall’altro gli impegni
universali del secondo (evitare la collisione fra le galassie NGC
6052 A e NGC 6052 B: lo scontro lascerebbe un fastidioso rumore di
fondo che per l’Altissimo rappresenterebbe una sorta di acufene
spaziale).
Pretesto
per l’incontro il festeggiamento dei miei prossimi X anni (i
nani hanno per loro natura un’età indefinita: gli anni si
compiono, ma l’età rimane astratta, sfuggente, indistinta…
scegliete voi il sinonimo che preferite… si invecchia, ma non si è
in grado di precisare quanto si è invecchiati).
Al
DRIIINNNN del campanello apro la porta.
LUI
mi sorride, io Gli sorrido e nel farlo mi sposto di lato per farLo
entrare.
Ci
guardiamo.
Nota
di delusione sul mio volto.
“Qualcosa
che non va, PNV?”
“Sei
a mani vuote. Neppure un regalino?”
“Scusami,
ma non ho avuto tempo. Ho finito di deviare NGC 6052 B dalla sua
traiettoria, giusto quindici minuti fa. Mi sarei fermato volentieri
alla Feltrinelli, ma era chiusa.”
“Ti
scuso, però l’invito Te l’ho fatto settimana scorsa. In una
settimana, una mezzora da dedicare al mio regalo...”
“PNV,
lo sai che leggo nel tuo cuore meglio di un ecocolordoppler di ultima
generazione. Il regalo che intendi tu non potevo recuperarlo
in libreria. Avrei dovuto forzare i sentimenti di una persona...”
“Di
una donna. Della Donna della Mia Vita per la precisione.”
“Di
una donna, della tua vita o meno poco importa, che, colpita
all’improvviso dalle freccia di Cupido - Cupido sarei stato io,
cioè Dio - ti avrebbe dichiarato il proprio Eterno e Sconfinato
Amore.”
“Non
mi sembra un regalo così impegnativo!”
“Davvero?
Cosa mi dici della violazione del libero arbitrio della ragazza?”
“Mio
Dio!”
“Stai
esclamando o riconosci lo status divino che ho nei tuoi
confronti?”
“Opzione numero 1.”
“PNV,
attento, non nominare il mio nome invano!”
Pausa
divina, irritazione nel Suo sguardo.
“Che
sarà mai se per una volta il libero arbitrio fosse un filo meno
libero.”
“Non
se ne parla!”
Fredda
atmosfera nel salotto di casa: lieve increspatura nell’amicizia
nanodivinica.
In
casi come questo, per ottenere un risultato a mio favore, provo a
ingenerare nell’interlocutore un senso di colpa. Operazione non
semplice, il mio ospite è Campione Universale di Sensi di Colpa
indotti.
“PNV,
cos’hai?”
“No, nulla, cioè… sigh… “ (tremolio del
labbro inferiore) “ … solo che, sai, il mio compleanno e… “
(due lacrime, occhio destro, occhio sinistro, a rigarmi le guance) “…
e neppure un regalo da parte Tua...”
“Ok,
nano ricattatore, ok. Chiudi gli occhi”.
Eseguo
il primo ordine divino.
“Ruota
di 180 gradi su te stesso, in senso orario.”
Eseguo
il secondo ordine divino.
“Riapri
gli occhi e ruota di 180 gradi su te stesso, in senso antiorario”.
Eseguo
il terzo ordine divino, tornando nella posizione di partenza, la
vista recuperata.
“Wow”
(esclamazione di giubilo nanesca) “Wow, Wow e WowWowWow! Ma è
un...”
“Un
Rowenta DG9248 Silence Steam a Caldaia Silenziosa con Getto di Vapore
625 g/min.”
Mi
avvicino al regalo che l’Onnipotente custodisce nelle Sue
mani.
Lo
accarezzo, sguardo luccicante per l’eccitazione.
“Cosa
te ne pare? Scambieresti questo gioiello della stiratura per il
libero arbitrio della Donna della Tua Vita?”
Attimo
di esitazione a cui segue una risposta inequivocabile:
“Oh
my God, no, no, per carità, no. Un Rowenta con caldaia e un getto di
vapore simile. Se solo penso a come usciranno stirate le camicie, i
colletti inappuntabili, i polsini altrettanto, alla perfezione delle
pieghe dei pantaloni, alle mutande che…
“Stiri
pure le mutande?!”
“No,
stavo scherzando, mio Signore, lo sai, sono un nano burlone”.
L’Altissimo
(la Sua altezza accentuata dal mio metro e diciotto di nanitudine) mi
porge il regalo (da Lui materializzato nei pochi secondi che hanno
visto un PNV non vedente), sorridente.
Per
ringraziarlo, alzo le braccina in alto e Gli sfioro, con affetto, la
lunga barba bianca (non è un’immagine stereotipata: Dio ha la
barbona!).
“Ciao
PNV, ora ti devo lasciare.”
“Ma come, Signore, non ti fermi
neppure per un brindisi?”
“No,
grazie, è come se avessi accettato. Devo controllare che NGC 6052 B
non mi giochi brutti scherzi. Se incoccia con la sua galassia gemella
son dolori…”
Dio
svanisce, io rimango solo, in mezzo al salotto di casa, in assenza
della Donna della Mia Vita, con un Rowenta ultimo modello a tenermi
compagnia.
Chiudo
per pochi secondi gli occhi e mi immagino una sbuffata
dell’ipertecnologico ferro da stiro, una nuvola vaporosa che mi
avvolge come un caldo e affettuoso abbraccio.
4 commenti:
Delizioso racconto stiro-tipato!
@Silver Silvan
Delizioso commento, grazie :-)
dilettevole (diligere: amare per elezione. a qualsiasi soggetto od oggetto sia indirizzato il sentimento) rima.
poi non so se sia il caso di esternare un augurio (tra l'altro in ritardo).
lieto giorno :)
@antonypoe
Grazie per il dilettevole.
Buona serata e buona notte!
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