mercoledì 6 gennaio 2021

Acque pericolose

Io, l’Oceano l’ho visto solo in televisione, uno speciale dell’intramontabile Piero Angela trasmesso su Rai1, l’anno scorso, una distesa d’azzurro che riempiva i 60 pollici della TV 4K del salotto.

Per il resto me ne sono tenuto sempre alla larga.

Come pensare di avvicinarmi a un mostro simile quando pure il semplice contatto con le acque del casalingo Mar Ligure mi hanno procurato uno spavento che ancora oggi…?

Sarzana: ospite estivo degli zii, di Zio Pietro in particolare, che si era ripromesso d’insegnare il nuoto al pavido nipotino 11enne.

E così, in sua compagnia e insieme al cugino Tommaso (con il quale condividevo la cameretta e la reciproca tentazione a farsi continui dispetti) un pomeriggio di sole andammo in spiaggia.

Lo zio a immergersi per primo, pochi metri dalla riva, che mi invitava a raggiungerlo.

Le sue braccia muscolose mi tenevano a galla per poi lasciarmi e verificare se il mio annaspamento mi permettesse di non annegare.

Dopo quattro tentativi andati a male lo zio si spazientì lasciandomi nelle braccia, molto meno muscolose, di Tommaso.

Medesimo risultato: non appena il cugino mollò l’appoggio iniziò la mia rapida discesa verso il fondo, l’acqua salata che mi irritava gli occhi, riempiva le orecchie, il naso, innescava il panico assoluto.

Il cugino a sogghignare, lo zio sull’incazzoso che mi salvò da morte certa e mi rispedì a riva.

Come potrei quindi pensare d’immergermi nelle fredde acque del nord Atlantico (tanto per fare un esempio) se non mosso da istinti suicidi?

Certo, non è necessario che debba nuotarci dentro: potrei attraversarlo a bordo di un’imbarcazione, se non fosse che anche la minitraversata del Lago di Como, gita pasquale con i miei in una domenica soleggiata primi anni ‘80, mi procurò dei rigurgiti di vomito che rovinarono il picnic famigliare.

Vomito preceduto da nausea crescente, il sapore del panino al prosciutto e Grana Padano che risaliva dallo stomaco, si arrampicava nella gola, invadeva il palato.

Le lievi oscillazioni del traghetto ancora fermo a riva erano veleno che lentamente peggiorava la mia tenera digestione.

La partenza, per quanto placida e priva di scossoni, accentuò il malessere.

A nulla valse la gomma da masticare antinausea.

Il tempo di ricevere un sacchetto di plastica da mamma e l’intero panino non digerito ritrovava la libertà e respirava, lui sì, io meno, la calda aria lariano.

Certo, per attraversare l’Oceano (il Pacifico, in questo caso) non basterebbe un traghetto di poche pretese. Mi confonderei fra migliaia di passeggeri, turisti, su una nave da crociera dalle proporzioni ciclopiche, le oscillazioni dell’acqua, per quanto burrascose, che inciderebbero poco sul mio stomaco.

Però, suggestione cinefila, una traversata simile mi ricorderebbe la fine di Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, l’acqua gelida, una rapida ipotermia, il panino al Grana e prosciutto un male immensamente minore al confronto.

Agonia aggravata dalla voce tritura timpani di Celine Dion, ultimo suono percepito prima del Nulla Eterno.

Insomma, come ipotizzare un incontro ravvicinato con l’Oceano se bastano un mare di ridotte dimensioni o un lago ancor più piccolo a mandarmi in crisi?
Impossibile.

Rimane solo la visione televisiva, il buon caro e sempre giovane Piero Angela a illustrare le meraviglie oceaniche, a ricordare le traversate storiche (non solo quelle fallite per colpa di Celine Dion), i rifiuti prodotto umano che galleggiano imperturbabili nel bluazzurro sconfinato, l’attrazione della Luna che determina l’alzarsi e l’abbassarsi del livello dell’acqua, le creature misteriose e inquietanti che ne abitano i fondali… un insieme di nozioni e d’immagini coinvolgenti, così avvincenti che dopo un quarto d’ora scarso di trasmissione presi il telecomando, lo puntai verso il 60 pollici 4K del salotto, premetti il tasto 32 e switchai sulla televendita di prodotti per capelli di QVC Italia. 

2 commenti:

CirINCIAMPAI ha detto...

Potrei dirti di provare con la scopolamina ma mi sembra un tantinello osé...

PuroNanoVergine ha detto...

@CirINCIAMPAI
Sì, non è adatta a un blog che vanta una puronanaVerginità ;-)

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