Secondo una recente
statistica nell’elenco delle categorie a rischio (per gli altri) i macchinisti
si piazzano al terzo posto, preceduti dai gangster e dai consulenti finanziari.
A conferma della statistica
riporto un colloquio di assunzione di un aspirante macchinista.
* * *
Ufficio Selezione Personale
delle Ferrovie.
Al centro della stanza,
buia, un cono di luce illumina l’esaminando.
Una voce fuori campo lo
interroga:
“Nome e Cognome?”
“Giuseppe Giannetto,
detto Er Sparecchia Birilli. ”
“Perché Sparecchia
Birilli?“
“Er biliardo,
modestamente co’ ‘a stecca ce so fa’, quanno tiro io nun se sarva un birillo
che uno. Io sparecchio, come quanno se pulisce la tavola, dopo che sé magnato.”
“Anni?”
“Du’ e mezzo, co’ ‘a
condizzionale.”
“Vogliamo sapere quanti
anni ha?”
“Ventotto, senza
condizzionale. Dottò, er tempo passa.”
“Vabbè, non tergiversiamo.
Precedenti?”
“Furto con scasso,
rapina a mano arm…”
“No, intendevo dire se hai
mai guidato un mezzo pubblico?”
“Si, n’autobusse. Ne ‘a
mia città, pe’ sei mesi, poi cè stata ‘a rapina ‘aa ricevitoria de’e scommesse,
que’e de li cavalli, d’artronde nun potevo di’ de no a ‘n’amico, sa, era un
colpo da ducentomila euri.”
“Ok, ok. E nei sei mesi sul
tram coi passeggeri come è andata?”
“Direi bene. Du’ tibie,
un femore, tre costole ‘ncrinate e pure un capitello, sta ner braccio si ‘a
memoria nun me ‘nganna.”
“Si, è proprio lì. Tutte
fratture?”
“Eccerto, se no mica
je’e dicevo!”
“In che modo i passeggeri
si fratturavano. Aveva una tecnica particolare?”
“Un po’ frenavo brusco,
ma proprio brusco, all’urtimo momento, poi ne’e riprese, certe accellerate! Ma
er trucco mio erano ‘e curve, er mago de’e derapate! ‘Na vorta m’è pure morta
‘na vecchietta?”
“Non poteva dirlo prima?
Questa si che fa curriculum. Come è accaduto?”
”Nun lo detto perché io centro solo a metà. Cioè io o pijato ‘na curva come se fossi al Relli de Montecarlo, ‘a vecchietta poi cià messo der suo.”
”Nun lo detto perché io centro solo a metà. Cioè io o pijato ‘na curva come se fossi al Relli de Montecarlo, ‘a vecchietta poi cià messo der suo.”
“Ovvero? Si spieghi
meglio.”
“Se vede che ciaveva ‘a
bocca aperta, nun stava a usà l’adesivo, e così ‘a dentiera se ne annata pe’ li
cazzi sua, tipo che j’è volata via. Inzomma, la faccio breve, lei perde li
denti finti, se spaventa, denti comprati nuovi de zecca er mese addietro, roba
da cinquemila euri, forse deppiù, e allora se fa prenne da’a strizza, er core
je batte forte, alla sua età, ottanta, forse novanta, certe emozzioni nun le
reggi e così, ‘na botta de’nfarto e se n’è ita all’arberi pizzuti.”
“Cosa?”
“E’ morta, Dottò.”
“E la dentiera?”
“Lo ritrovata, stava
sotto er sedile pe’ l’handicapaci. ‘Na ripulita e poi lo passata alla sorella
de mi nonna. Cià campato pe’ du’ anni, poi è morta pure lei. Indiggestione. Co’ ‘a dentiera aveva
ripreso a magnà: certe fiorentine ar sangue.”
“Come precedenti può
andare. Il curriculum è a posto. Un’ultima domanda.”
“So’ tutto orecchi, come
direbbe Dumbo. Sa l’elefante, quello de li cartoni.”
“Non divaghi. Conosce il
motto degli autisti?”
Esitazione dell’esaminando.
“Su è facile. E’ uguale per
tutti i conducenti, non importa se si è alla guida di un autobus, di un tram,
di un pullman o di un treno.”
“Ce so’, ce so’. Dovesse
esse: - Si, viaggiare, infilando le buche più dure -”
“No, non è così. Da chi
l’ha sentito questa storia del – Si viaggiare?”
“Da n’collega, je
garbava Battisti, però un po’ l’à taroccato, sa, era bravo, à taroccato pure er
motore dell’autobusse. Lungo Viale La Marmora a fatto i centoquarantacinque!”
“Complimenti, però non era
la risposta giusta. In ogni caso si ritenga assunto.”
“Grazie, dottò.”
“Di nulla, e si ricordi il
motto degli autisti. E’ pronto ? Stia attento che ora glielo dico!”
“Occhei!”
“Noi non guidiamo: facciamo
selezione naturale.”
“Massiccio, che motto.
Magari me lo faccio tatuà, sur braccio destro. Dottò, vole vedè li tatuaggi che
c’ho?”
“No, grazie, Può andare.”
7 commenti:
io preferivo "si,viaggiare, infilando le buche più dure."
@Bill Lee
Battisti non si tocca :-)
Ma ...?! Questa deriva romanpecoreccia da dove sbuca? Non era nordico?
PNV, mai fatto tante risate in vita mia. Ogni volta che salgo su un autobus a Roma ho davvero paura di quel frastuono infernale di ferraglie e quello scuotimento continuo, terribile. Temo cadute e fratture varie, però dai finestrini si vedono tutte quelle meraviglie... Potessi salirci sempre!
Nita M.
@Silver Silvan
Sono nordico, alcuni direbbero padano (da questi mi dissocio ;-)): ho voluto tentare un'escursione nel romanesco.
@Nita M.
Grazie!
Come ti sembra il romanesco? Verosimile o necessita di revisione?
Verosimile, non so, ma mi ricorda Thomas Milian. Divertentissimo!
Nita
@Nita M.
Grazie ancora.
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