“Michela,
ti andrebbe se noi due, insomma, cioè, si uscisse insieme stasera,
per una pizza + cinema?”
“No”
mi
risponderebbe (salvo strane congiunzioni astrali, incredibilmente a
mio favore, che tramuterebbero un automatico rifiuto in un sì
insperato).
Meglio
deviare su una domanda aperta, rimanendo nel vago:
“Michela,
giusto per curiosità, cosa ne pensi delle tipiche serate di coppia,
dove prima si va in pizzeria per una quattro stagioni come Ahmed
comanda e poi si digerisce il tutto con uno di quei film d’autore
che danno alla Cineteca…?”
(Ahmed
è il pizzaiolo egiziano campione regionale di pizza acrobatica, una
mano d’oro nel far roteare l’impasto per poi sfornare delle pizze
favolose come nessun altro in città).
Michela,
mi ero scordato la presentazione, è la mia vicina di casa
quarantenne, separata dal marito, cassiera alla Conad di Viale dei
Sospiri, che da tempo ha rinunciato al sogno di un lavoro nel dorato
mondo dello showbiz (fine anni 90, la ricordo sorridente, e svaporata
come poche, alle finali di Miss Italia, Fabrizio Frizzi a condurre).
Potrei
prendere il tutto ancor più alla larga, rimanere nel vago che più
vago non si può, perché chiedere alla vicina (ex aspirante Miss,
tuttora piacente, la bellezza acerba dei vent’anni ha lasciato il
posto a quella un poco sfiorita, ma decisamente più interessante
nella disillusione esibita, della quarantenne) cosa ne pensi di pizze
e cinema è un segnale neppure molto indiretto dell’invito che stai
per avanzarle.
“Michela,
proprio ieri a Report davano quel servizio sui pomodori e mozzarella
campani, nella Terra dei Fuochi, che mi ha messo i brividi. Mi chiedo
se sia tutto vero… ho sempre il dubbio che certi reportage siano un
filo terroristici, giusto per farti passare la voglia di uscire per
una pizza… e invece no, da buon bastian contrario, se il lunedì
Report mi mette fifa, il martedì telefono ad Ahmed per prenotare…
a proposito di bastian contrari, ricordo che ti vantavi di avere un
carattere che ti portava a fare l’opposto di quello che il buon
senso, e il suggerimento di chi ti stava vicino, proponeva. Dimmi,
l’hai vista pure tu la puntata su RaiTre?”
Il
timore, risvegliandole la piacevole sensazione che si prova
nell’opporsi ai consigli altrui (in questo caso l’altrui sarei
io, il nano speranzoso di una pizza + cinema + altro ancora…) di
indurla a dirmi di no, di preferire all’offerta sbavosa del
sottoscritto il monito documentato di Sigfrido Ranucci (la Gabanelli
pensionata) mi fa scartare anche la terza variante.
Ultima
ipotesi, ricordarle il passato brillante che fu, dove prevaleva la
speranza in un futuro di successo (tramutato ora in presente
malinconico) un passato concentrato nei pochi giorni del concorso di
Miss Italia. Il ricordo potrebbe renderla, per un attimo, di nuovo
felice e, come ringraziamento per averle procurato un momento di
improvvisa gioia, convincerla ad uscire fra poche ore per la solita
accoppiata pizza + cinema e forse… forse un paradisiaco finale che
solo a pensarlo...
“Michela,
ricordo come fosse ieri quando a Fabrizio Frizzi rispondesti che più
di tutto desideravi la Pace nel Mondo. Che saggia considerazione!
Pensa che Ahmed
ha da poco creato la Pizza al Salām,
che ispira sentimenti di fratellanza fra i popoli. E combinazione, a proposito di pace,
alla Cineteca danno quel filmone con
Ben Kingsley che interpreta Gandhi...”
“PNV,
c’avresti una confezione di candeline rosse?”
La
titubanza, sulla domanda più indicata da farle, permette a Michela
di anticiparmi, spiazzandomi.
Uno
spiazzamento dato sia dal dover rispondere, piuttosto che
dall’attendere una sua risposta, sia dal contenuto della domanda in
sé.
“Candeline
rosse? Ma non siamo a Natale?!”
“No,
manca ancora un mese.”
“E
non è neppure il tuo compleanno, se ricordo bene?!”
“Ricordi
benissimo, PNV. Faccio i 42 il prossimo 18 febbraio.”
“E
allora le candeline rosse?”
“Sono
per stasera, ho invitato Venanzio a casa mia per una cenetta
sentimentale. Ti ho mai parlato di Venanzio?”
“ve…
vena… venan… venanzio?”
“Con
la V maiuscola, PNV. Venanzio.”
No,
Venanzio è un perfetto sconosciuto, una comparsa improvvisa nella
vita di Michela, ex aspirante Miss Italia ora cassiera alla Conad
(alla
Conad non avevano le candeline rosse?), un
possibile rivale nella corsa alla conquista del cuore della mia
vicina di casa, un concorrente che, temo, vista la cena e viste le
candeline e
visto il sentimentalismo,
con ogni probabilità mi ha superato da un pezzo nella corsa,
relegandomi al consueto ruolo di reggitore di moccoli.
“Mi
spiace Michela...” fingo rammarico “… quando si dice la sfiga. Le ultime
due candeline rosse le ho usate ieri sera.”
“Cena
romantica?” sorriso complice il suo.
“No,
le ho accese davanti all’altarino della Madonna, quello che tengo
sul comò, a fianco del nano lettuccio. Sai, ho pregato intensamente
la Mamma di Gesù, la luce delle due candeline a rendere ancora più
intensa e calda la mia orazione, affinché metta una mano sul cuore
di noi uomini, rendendoci tutti più buoni, in modo che trionfi la
pace nel mondo.”
7 commenti:
Pnv.. è sempre la fine che ti frega. Potevi giocartela meglio :D
@Nia
Hai ragione: dovrei interrompere i post a metà :-)
“sfiorite”... praticamente ho finito di fare sesso ad interim visto come pensano gli uomini.
@Nina
No, perché quel "sfiorite" è seguito da un "ma decisamente più interessante".
occhei, allora tengo stretta la speranza :-)
Non sa ciò che si perde
@Francesco
Grazie.
Dovrei risponderti di "sì", ma sono parte in causa ;-)
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