Il
signor Roberto, macellaio e salumiere nella via dove abito, mi stupì,
le prime volte che frequentavo il suo negozio, per l’estrema
precisione che metteva nel tagliare le fette di prosciutto cotto,
l’unico salume insieme alla coppa che di solito gli chiedevo,
millimetricamente raccolte dall’affettatrice, e per la capacità di
azzeccare il peso da me chiesto dell’affettato.
Un
etto di prosciutto, ordinazione da parte mia? Un etto (e al limite
pochi grammi) serviti dal signor Roberto.
Il
tutto nelle prime settimane di reciproca conoscenza.
Poi...
poi… poi qualcosa si deve essere inceppato (no, l’affettatrice
era sempre in perfetto ordine, acciaio lucente meticolosamente
pulito: mi riferisco alla sensibilità “pesatoria” del
salumiere).
Un
etto di prosciutto, ordinazione da parte mia? Un etto e 15 grammi
serviti dal signor Roberto.
Un
etto di prosciutto, ordinazione da parte mia? Un etto e 28 grammi
serviti dal signor Roberto.
Un
etto di prosciutto, ordinazione da parte mia? Un etto e 39 grammi
serviti dal signor Roberto.
Una
differenza significativa, via via crescente, nel peso (e passi), ma
sopratutto nel portafoglio (passi di meno).
Con
l’imbarazzo della timidezza dovetti alla fine intervenire, far
notare la discrepanza.
“Signor
Roberto” la bilancia segnava un etto e 46 grammi “è quasi un
etto e mezzo. Le avevo chiesto il solito etto.”
“Oh,
mi scusi Signor PNV, sa, a volte la sbadataggine, si parla del più e
del meno, della nostra cara Juventus, e la mano mi sfugge, le fette
sono più del dovuto. Vuole che gliele tolga?”
“Ma
no, per questa volta va bene pure l’etto e 46. Le lasci.”
Sorriso
a 64 denti del salumiere con chiosa latina e vigorosa risata padana:
“Melius abundare quam deficere! Ahahah!”
Non
sapevo se credere alla giustificazione del salumiere, al suo essere
sovrappensiero.
Che
la Juventus fosse passione comune e oggetto delle nostre
conversazioni era vero.
Che
da ciò dipendesse il suo calcare la mano non ero pronto a giurarci.
Fra
l’altro, per evitare al commerciante spiacevoli ricordi, le
costanti e cocenti sconfitte in Champions League della Vecchia
Signora, avevo deciso, una volta scoperta la fratellanza calcistica,
di non richiedere più la coppa, salume che nel nome poteva
richiamare la Coppa dei Campioni che da tempo immemorabile ci
sfuggiva, limitandomi al solo prosciutto cotto.
Confidente
che dopo avergli fatto notare quei 46 grammi in eccesso il compagno
di tifo sarebbe tornato alla precisione dei primi tempi, dopo pochi
giorni ripassai in salumeria per la solita richiesta.
“Mi
faccia un etto di cotto.”
Mentre
mi comunicava gli ultimi sviluppi del calcio mercato, l’uscita di
Cancelo e Kean, il possibile scambio fra Dybala e Icardi, vedevo la
mano destra del signor Roberto depositare sulla carta da salumiere
fette su fette di profumatissimo prosciutto (mai nulla da ridire
sulla qualità del prodotto, per altro pagato a prezzi non popolari).
Terminato
il taglio la bilancia riportava un esorbitante 178 grammi!
Neppure
la comune fede bianconera giustificava una presa in giro del genere.
Mi
avvicinai alla cassa del negozio ed estrassi i 6 euro e 20
corrispondenti al prezzo di 100 grammi esatti di prodotto.
“Ma
qui” indicando lo scontrino “segna 11 euro e 36!” commento
sorpreso e un filo piccato del negoziante.
“Lo
so, ma io le ho chiesto un etto di prosciutto e un etto pago. Se poi
mi fa gentile omaggio dei 78 grammi aggiuntivi non posso che esserle
grato.”
Uscii
dal negozio con un sentimento misto di soddisfazione per essermi
difeso dall’ennesima esagerazione del signor Roberto, ma con un
pizzico di senso di colpa per non aver pagato l’intera merce
acquistata.
Da
allora, sono passate alcune settimane, il salumiere ha riacquisito,
come per magia, il dono di tagliarmi e propormi la quantità esatta
(variabile di pochi grammi) del prosciutto da me desiderato.
Nel
farlo però, nel servirmi, non vi è più il sorriso bonario di un
tempo, né tantomeno il taglio del salume è accompagnato dalle
chiacchiere calcistiche che erano altrettanto importanti quanto
l’acquisto del prodotto.
Ho
ritrovato la precisione dei tagli iniziali, ma ho perso il rapporto
umano con un salumiere che, pur nella sua indole “fregatoria”, mi
era indiscutibilmente simpatico.
Come
rimediare?
Chiedergli
scusa per la mia intransigenza mi sembra eccessivo, in fondo il mio è
un comportamento di legittima difesa rispetto al suo sistematico
rifilarmi dosi di prosciutto eccessive (un eccesso che se non avessi
frenato avrebbe portato il signor Roberto, nel giro di un anno, forse
meno, a imbustarmi, in risposta al solito etto di prosciutto,
un’intera coscia di maiale!).
No,
servirebbe un evento eccezionale, qualcosa che mi consenta di varcare
l’ingresso del negozio di salumeria con la serenità e il piacere
del tempo che fu.
Chissà?!
Forse
una vittoria in Champions dell’amata, da entrambi, Juve (evento
remoto, devo ammetterlo) in modo che, sorridendo il sottoscritto con
i 32 denti d’ordinanza, e rispondendomi il signor Roberto con i 64
denti in sua dotazione, per un totale di 96 denti bianconeri, mi
darebbe il la per chiedere (come segno di un’intesa ritrovata e di
un’amicizia da ristabilirsi al più presto):
“Un
etto di coppa, abbondante signor Roberto, abbondante, non stia lì a
guardare il grammo in più o il grammo in meno, fosse pure un etto e
30, o un etto e 50, o 2 etti e 25, o 3 etti...”
“Facciamo
5 chili e 750 e non se ne parli più?” la proposta scandalosa del
salumiere.
“Melius
abundare quam deficere! 5 chili, 750 e non se ne parli più.”
Spero
solo che, in concomitanza con l’epocale conquista della terza
Champions, a distanza di un quarto di secolo dall’ultimo trionfo,
il ritrovato amico salumiere pratichi uno sconto sulla coppa del 50%.
10 commenti:
A me sconvolge solo una cosa in realtà.i 6,20€ per un etto di prosciutto. Per il resto credo tu abbia avuto un gran coraggio e abbia fatto bene
In effetti ... manco fosse culatello! Le botteghe vanno preservate. A tutti i costi. Abbasso gli ipermercati, viva le botteghe!
P.S. I bottegai “ci marciano” con i clienti maschi, di solito. Lascio a lei le possibili motivazioni.
@Nia
In realtà è un racconto di fantasia, con qualche spunto preso dalla realtà (il "mio" macellaio si chiamava Roberto ed era juventino, ma frequentavo il suo negozio negli anni 80 / 90. Oramai non c'è più).
@Silver Silvan
Dopo aver letto il racconto una collega/amica mi ha mandato con whatspp lo scontrino del reparto salumeria di un supermercato (pure lì, anche se è una donna, caricano parecchio sul peso).
A me capita alla Coop, mi fermo al banco solo per mia mamma, l'ultima volta appunto 1 etto e 70. Forse si è vendicato perchè io ogni volta ricordo che non mangio salumi.
@Sara
Il salumiere ne approfitta le poche volte che ci passi :-)
devo dire che, quando ho letto dei 5 e 750, mi è scappata una risata. c'è un motivo? voglio dire per quella precisa cifra :)
non sono pratico di prosciutto cotto.
buon giorno
fanno 356,50 euro :)
@antonypoe
No, era un peso esageratissimo per far sorridere (o ridere :-)).
mi accadeva esattamente così con il formaggio... ho risolto di comprarlo preconfezionato al supermercato.
@Pier
Ottima idea, così compri esattamente quello che vuoi.
Posta un commento