L’inferno dei viventi non è
qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che
abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non
soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte
fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e
apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo
all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
(Italo Calvino, Le città invisibili)
18 commenti:
woOOoOOow!
era tanto che non trovavo di queste ec-citazioni!
forse bisognerebbe volare di ramo in ramo senza mai toccare terra...
Signor PNV, sta forse cercando di rendersi interessante facendoci sapere che è ec-citante?
il primo modo è utilissimo quando in casa hai dei mobili che fanno schifo. calvino ne sapeva assai.
@ritò
Stare sui rami e non toccare terra= Il Barone rampante (per rimanere a Calvino)
@Silver Silvan
No, non sono interessato all'interessantesimo.
@ciku
Calvino avrà avuto un/a domestico/a ;-)
Ma come sarebbe?! Signor PNV, chi viene a leggersi i suoi commenti è palesemente interessato a lei, altrimenti non lo farebbe. La cosa non la interessa? Ma allora è un vero scrittore, non una mezza calzetta a pagamento! Wow, come sono fortunata, ho trovato il blog di un vero scrittore ...
@Silver Silvan
Mi fanno molto piacere i commenti.
Mi interessa meno apparire interessante o affascinante (sarebbe in contrasto con quello che sono nella vita reale: tendo all'insignificanza ;-)).
Le ec-citazioni letterarie che posterò (di tanto in tanto) servono anche a dimostrare la distanza fra un vero scrittore (Calvino in primis) e un discreto (forse buon) scrivente quale mi reputo.
Ma quant'è tenero, signor PNV... Addirittura l'insignificanza, poi. Ma perché si butta giù in questo modo? Per me è incomprensibile!
@Silver Silvan
(per tirarmi un po' su): L'insignificanza è comune a molti. Pochi, secondo me, sono degni di attenzione.
Mah, l'insignificanza è determinata dall'omologazione, temo. Quanto più ci si rende simili ad altri, tanto più si diventa indistinguibili e si vale in virtù dell'adesione ad un insieme di persone. Qualsiasi osa facciano. Poi dipende da chi guarda. Si può notare una massa di papaveri rossi o gli unici tre fiori bianchi in mezzo ad essi. Io noterei i secondi, i più noterebbero i primi.
@Silver Silvan
Concordo al 100%.
Lo so. E mi consola.
l'insignificanza è determinata dall'omologazione ... concordo a pieno con questa frase .... saper scrivere così già ti distingue e rende interessante anche se non interessato al interessantesimo ....
e comunque i più tendono verso al prima opzione aimè...
@manupia
Sono d'accordo (omologarsi è cosa brutta e cattiva, ma pure, pur di distinguersi, apparire ridicoli, non è il massimo).
Bentornata :-)
Signor PNV, ha detto un'ovvietà. Ma la perdono.
@Silver Silvan
Ovviamente.
Quanta verità e saggezza, quoto in pieno! ^^
@Usama
Se non lo hai letto ti consiglio Calvino, in particolare il Calvino di Ti con Zero, Le Cosmicomiche, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Il Castello dei destini incrociati... (sapeva unire la letteratura con la scienza, applicando per esempio il calcolo combinatorio ai racconti che scriveva).
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