È da un minuto almeno che la ragazza seduta di fronte non
mi stacca gli occhi di dosso, da quando siamo saliti entrambi a Molino Dorino,
metropolitana direzione Sesto F.S.
E se mi guarda non lo fa certo per la mia nanitudine (so
che lo avete pensato), no, a quella la gente si è abituata, fra nanobrunetti, nanodecadenti
ecc.ecc.
Mi osserva.
Io ricambio lo sguardo per abbassare subito dopo la testa.
Provo a rialzarla.
Sorriso accennato, il suo.
Volto il capo verso sinistra, poi torno a fissarla.
Luminosa dentatura bianca, immediatamente coperta dalla
mano sinistra, una mano priva di anelli.
Attrazione fatale?
Può un nano pelato col suo metro e diciotto di bassezza
aver fatto colpo su una sventolona, perché di sventolona trattasi,
reincarnazione meneghina dell’angelica Farrah Fawcett?
* * *
Non lo saprò mai.
A Lotto le nostre strade si dividono.
Rimango sull’ultima carrozza, le due mini gambe oscillano
per fermarsi, stupite, quando vedono entrare, stazione Buonarroti, un cerbiatto
moro, siamo in zona Edvige Fenech versione “Dr.Jekyll e Gentile Signora”,
capelli laccati, occhiali scuri, labbra rosso Pompadour.
La
Signora rimane in piedi in mezzo al vagone, centro di
attrazione per osservatori in preda a sconvolgimenti testosteronici, poco
distante dal sottoscritto.
Mi osserva.
Io ricambio lo sguardo per abbassare subito dopo la testa.
Provo a rialzarla.
Sorriso accennato, il suo.
Volto il capo verso sinistra, poi torno a fissarla.
Luminosa dentatura bianca, immediatamente coperta dalla
mano sinistra, una mano priva di anelli.
Attrazione fatale?
Può un nano pelato col suo metro e diciotto di bassezza
aver fatto colpo su una Gentile Signora dalla camicetta di seta trasparente a
righe bianche e nere verticali?
* * *
Non lo saprò mai.
A Duomo le nostre strade si dividono.
Lei rimane sulla linea rossa, io scendo e mi dirigo verso
la gialla.
Nel breve percorso fatto di scale mobili e corridoi
illuminati da neon, alternativamente accesi e spenti, provo a riflettere (non
il neon, per quanto la pelata lo permetterebbe).
Vuoi vedere che dopo un quarto di secolo di completo
anonimato, mai una volta che una donna abbia mostrato un pizzico d’interesse,
all’improvviso PuroNanoVergine si sia trasformato in un sex symbol, desiderato
da fior fior di patasgnorke, pronte ad accoppiarsi con lui persino nei vagoni
riscaldati dall’aria condizionata della metropolitana?
Ipotesi sostenuta dalla dichiarazione del nanobrunetti
(“le donne mi corteggiano molto ora che sono un famoso politico, ma anche
prima”) e dalle performance trombatorie del nanodecadente.
Certo, il potere aiuta (“da quando sono un famoso politico”),
ma non può essere l’unica giustificazione (“ma anche prima”).
I soldi servono (per una escort siamo sui 2000 euro a
notte, cocaina esclusa), ma ho l’impressione che una rivoluzione nei gusti
femminili sia in atto, che il bello, alto, moro, occhi verdi, stia per andare
in soffitta (e non si salva neppure l’alto, biondo, occhi azzurri), che per i
vari Pitt, Clooney, Bova, Depp, Di Caprio, Rossi Stuart, Scamarcio, sia giunta
l’ora del prepensionamento.
* * *
L’ipotesi trova conferma non appena si aprono le porte del
vagone nuovo di pacca della linea tre.
Pigramente appoggiate alla porta, prospiciente quella
d’ingresso, vedo parlottare due giovani gazzelle, madre lingua inglese (con
accento però newyorkese), due staffilococche, mora quella sinistra, rossa la seconda,
minigonne inversamente proporzionali alla lunghezza delle gambe.
I miei occhi alternano prima la visione dell’una e poi,
seguendo una breve traiettoria dalla destinazione appetitosa, dell’altra.
I loro si stabilizzano sul mio viso fanciullesco.
Sorrido.
Sorridono.
Sguardo ammiccante fra le due.
Di nuovo il sottoscritto bersaglio del loro desiderio.
La rossa osa persino indicarmi alla compagna che, eccitata
(non ho dubbi che lo sia) annuisce.
Tempo una fermata, Montenapoleone, e l’idillio ha fine.
* * *
Come ogni sex symbol che si rispetti, il consenso della
platea femminile è intergenerazionale.
Archiviate le Stars and Stripes, prime due potenziali modelle
entrate nella mia personalissima collezione, mi toccano le attenzioni di una
grassottella sessantenne con le unghie color oro.
Nel guardarmi, si passa una mano fra la permanente ossigenata.
Per meglio ammirare quel popò (da non intendersi come
fondoschiena) di nano a lei prossimo, infila un paio di occhiali da vista dalla
montatura abbinata con le unghie.
La bocca meravigliata si apre in un sorriso senza confini
(i molari color oro, intonati con unghie e montatura degli occhiali: quando si
dice attenzione per i dettagli).
Ne sono sicuro: il prepensionamento colpirà a breve pure
il maturo Sean Connery.
L’annuncio della sosta nella stazione Centrale mi
costringe a lasciar sola la dolce e gentile fan della terza età che prosegue il
viaggio in compagnia di unghie, occhiali e molari dorati.
* * *
Ricapitolando: l’angelo biondo, la mora pompadour, le due
modelle yankee, la sciura in carne.
Il tutto nell’arco di una mezz’oretta scarsa.
PuroNanoSexSymbol (il
Vergine è destinato a un rapido prepensionamento).
Cosa manca per la consacrazione definitiva?
La prova ultima dell’avvenuta mutazione?
È sufficiente l’attrazione mostrata da cinque donzelle in
un arco di tempo ridotto?
No.
Per questo motivo, infilato lo zaino nell’armadietto che
sta alle mie spalle in ufficio (la marcia trionfale nel sottosuolo di Milano si
è conclusa poco prima) mi avvio deciso verso il bagno.
Azione quotidiana, svolta finora con imbarazzo (no, non mi
riferisco a problemi intestinali o di minzione) perché non appena aprivo la porta
del gabinetto era lo specchio del medesimo a riflettere implacabile l’immagine
del povero nano sfigato.
Ora però, a fronte degli ultimi avvenimenti, sono sicuro
che l’esperienza avrà un esito del tutto differente.
Fisso quel viso riflesso dallo specchio un tempo
impietoso, una superficie che fino a ieri mi ricordava due inespressivi occhi
castani, sotto i quali, al centro, troneggiava un naso imponente leggermente
gobbo che a sua volta oscurava una bocca dalle labbra troppo sottili, per non
parlare della fronte spaziosa, anticamera, risalendo verso la sommità del capo,
di una piazza orfana di capigliatura la cui scomparsa si perde nella notte dei
tempi… uno specchio che in realtà continua imperterrito a rimandarmi l’immagine deprimente,
inconsapevole del fatto che il brutto anatroccolo ritratto si sia trasformato
in un cigno dalla forte carica erotica, un essere che a dispetto degli occhi
inespressivi, del naso imponente, della bocca sottile, della fronte spaziosa, della
pelata di lunga data, eccita gli ormoni delle donne, attratte, ora me ne rendo
conto, da quel piccolo lobo dell’orecchio destro, anzi, non tanto dal lobo in
sé, un lobo come molti altri, ma dallo sbaffo di dentifricio Durban’s che quasi del tutto lo
ricopre.
11 commenti:
Orecchie gaudenti, fricio.
Non buttarti giù, PuroNano, sono sicuro che le donne non sono indifferenti al tuo sguardo ammaliatore. Scommetterei che qualcuna , rimasta incantata alla tua vista, ha dimenticato persino di scendere.
io da "nana" ti dico che tutto e' possibile! almeno "quasi tutto" :) ps come ti seguo?? non vedo bottoni su cui cliccare :(
Altro che due gocce di chanel...
@Silver Silvan
Non l'ho capito (???)
@Simansheela
Magari fosse così ;-)
@Annastella
Grazie per il quasi tutto.
Sto cercando di far apparire il bottone arancione del feed, ma al momento non ci riesco :-(
@CirINCIAMPAI
Altro che...
@Annastella
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Immagino che se ci clicchi sopra puoi seguire il blog via feed.
In alternativa, quando sei sulla pagina di questo blog, e clicchi sulla barra del menù del browser (parlo di Mozilla) scegliendo la voce Bookmarks, ti si apre una lista con alcune voci: una di queste è la sottoscrizione alla pagina.
Nemmeno io! È bruttissima, comunque, non gliela spiego,
Ma da quant'è che hai la mia età?
Più o meno da quando io ho la mia?
Incredibile.
Pensavo ne avessi tipo cinquanta.
@Straf
Devi contare il quarto di secolo a partire dalla maggiore età (prima non pensavo al sesso, all'amore, giocavo solo ai soldatini :-))
Attratte dalla tua originalità, divertite dal tuo sbaffo di dentifricio, si, ma magari, in un contesto meno frettoloso, ti avrebbero accettato un caffè e quattro chiacchiere....
@Vanessa
Magari fosse così :-)
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