Una volta credevo che
cambiare idea fosse disdicevole (pur non conoscendo il significato di
disdicevole. Ricordo solo che da piccolo, a fine confessione, il Don
mi ripeteva: “Disdicevole, quello che mi hai detto è
disdicevole”, da qui l’ipotesi che la disdicevolezza non fosse
cosa buona e giusta).
Ora non più.
Penso che un punto di
vista non sia immutabile, ma che possa variare al modificarsi di
determinati fattori, endogeni o esogeni (non chiedetemi il
significato di endogeno o esogeno. Li ho inseriti perché mi
ricordano la pubertà, in particolare il Don che, a fine
confessione, mi ripeteva: “Sai, da un lato sei un maiale, è
qualcosa a te endogeno, dall’altro il paginone centrale di Playboy
rappresenta un elemento di esogeneità non trascurabile”).
A pensarci bene ho
cambiato idea sul fatto che si possa cambiare idea.
D’altronde non avrei
potuto cambiare idea sul fatto che si potesse cambiare idea se avessi
perseguito in una ostinata coerenza (non ho la più pallida
idea di quello che ho appena scritto e soprattutto di come l’abbia
scritto, fra congiuntivi e condizionali ballerini).
Voglio dire: può
cambiare
opinione
uno che considera disdicevole il poterla variare?
Sembrerebbe una domanda
retorica (era il Don a ripetermi, puntandomi l’indice contro:
“Retorico, sei solo un fottuto nano retorico… e maiale”), ma
non lo è, perché io, non so se per fattori endogeni o
esogeni, ho cambiato idea pur considerandolo disdicevole.
Di una cosa sono sicuro.
La coerenza, il volersi
ancorare a determinate concetti, modi di vivere, convinzioni, è
segno di debolezza
Chi ha paura del futuro,
della novità, non desidera mutare (e dopo l’indice il Don mi
rifilava uno sganassone urlandomi contro: “Zitto e muta, anzi
muto.”).
La novità, il
rinnovamento, l'aprirsi a diverse prospettive, danno nuova linfa alla
vita.
Juventino da sempre? A
settembre la svolta: si passa all’Internazionale Football Club..
Comunista e
giustizialista? Dalle prossime elezioni vota Silvio IV Impunito
Imperatore.
Non puoi fare a meno di
una fiorentina al sangue? Prova la prelibatezza di un’insalata
scondita.
Adori Italo Calvino? Ma
dai, leggiti piuttosto Moccia!
(forse non
ho azzeccato gli esempi).
In ogni caso, che lo si
voglia o meno, è necessario cambiare.
La coerenza e
l’immutabilità avrebbero senso se sostenute da Verità
Assolute (qualcuno mi sa dire se Assolute c’entra qualcosa con:
“Quindi non ti Assolvo, nano maiale” che mi ripeteva il Don?).
Il relativismo che
affligge la nostra epoca implica una flessibilità nei pensieri
e nei comportamenti da essi derivanti (no, “derivante” il Don non
me l’ha mai detto. A tutto c’è un limite).
Se qualcuno di voi è
giunto fino a questo punto del post senza abbioccarsi, tenuto conto
che in un caldo dopo cena leggere più di dieci righe su un
blog è impresa titanica, potrebbe chiedermi:
”Perché ci ammorbi con queste menate pseudo intellettuali? Qualcosa è mutato in te, nelle tue abitudini quotidiane, un mutamento che ancora ti turba e che devi in qualche modo giustificare con un post?”
”Perché ci ammorbi con queste menate pseudo intellettuali? Qualcosa è mutato in te, nelle tue abitudini quotidiane, un mutamento che ancora ti turba e che devi in qualche modo giustificare con un post?”
Sarebbe, se qualcuno lo
chiedesse, una domanda azzeccata.
Ebbene sì, a volte
lo spunto per un post pseudo intellettuale è dato da eventi
all’apparenza di poco conto, ma che in realtà sono di
fondamentale importanza per chi li vive.
Questo post è il
minimo che io possa fare per giustificare (a me stesso, prima ancora
che a voi) il passaggio, dopo anni di indimenticabili visioni, da
YouPorn a PornHub.
8 commenti:
Rimane sempre la giustificazione "avevo finito i video di youporn", accettata in tutto il mondo, garantisco.
@Anonimo
Per finire tutti i video di youporn uno dovrebbe essere un pippaiolo superprofessionista (neanche io arrivo a quei livelli :-))
Ahahah, gran bel post!
Non mi aspettavo un finale del genere (nonostante il titolo che aiutava molto!) e dopo tutti i bei discorsi intellettuali (da me approvati) terminare con questo tuo cambiamento è stato il top!
Però approvo vivamente l'idea che essere coerenti sempre sia sintomo di debolezza, di rigidità, di insicurezza. Nella vita c'è bisogno di cambiare, di modificare le nostre visioni (vedi da youporn a pornhub), fare delle svolte ci rende più consapevoli, più energici e più saggi.
Sono d'accordo sull'insalata scondita ma su Moccia no, che mai ti venga in mente!!! (So' che stavi scherzando ;) )
@Ilaria
Sono d'accordo che la coerenza, se portata all'estremo, sia deleteria.
Credo però che vi sia una parte di noi (un "nucleo") che bene o male
ci caratterizza e che difficilmente sia modificabile.
p.s. Moccia in realtà non l'ho mai letto (ne parlo male a prescindere, forse sbagliando, boh. Calvino invece l'ho letto, ne parlo bene per conoscenza: lo trovo geniale e meraviglioso in molte sue opere)
non è mai troppo tardi per mettere la testa a posto, specialmente se lo si fa per il bene dell'immaginifico bobbolo thaajathano e poi il don un occhio di riguardo poteva pur averlo di fronte alla esuberante consistenza e possanza ropria dei nani naturali
@fracatz
I don sono per loro natura inflessibili, soprattutto il mio :)
sono mortificata per il tuo aver tralasciato il mio Buzzati, citando INVECE Calvino...!
Lisistrata
@Lisistrata
Buzzati è uno dei miei scrittori preferiti, di sicuro mi trasmette molte più emozioni rispetto a Calvino (nel primo è il contenuto che amo, nel secondo la forma).
Non avertene :-)
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