La Tipa Alternativa
mi allunga il bicchierino del suo caffé.
Io, come solito, devo esserle di
“supporto” mescolandole lo zucchero.
Tipa
Al. Due giri in senso
orario, uno antiorario, tre di nuovo in senso orario.
PNV Più che mescolarti lo zucchero mi sembra di aprire
una cassaforte.
Sorride.
Oggi è di “luna buona”.
Tipa
Al. Sai PNV, vicino
casa mia hanno da poco aperto una scuola di ballo. Ci pensavo ieri sera. Mi è
venuta una gran voglia di tango.
PNV Ah, il tango! “Un pensiero triste che si balla”. In
realtà a ballarlo non sono buono, però come musica mi emoziona. Ho alcuni CD
del grande Astor Piazzolla.
Tipa
Al. Senti, e se ci
iscrivessimo al corso?
PNV (balbettando incredulo) N…. n… no… no… noi?
Tipa
Al. Certo, con chi sto
parlando?
Alzo gli occhi al cielo.
* * *
PNV Altissimo!
Dio
PNV Purissimo!
Dio
PNV Lev….
Dio La Boario Naturale, è
l’unica acqua che bevo.
PNV Non lo sapevo. Hai sentito cos’ha detto la Tipa Alternativa?
Dio Sì, perché?
PNV Non so se ricordi, ma grazie a lei sono entrato nel
Guinness dei Primati per il 2 di Picche più rapido nella storia dell’umanità: 1
minuto e 19 secondi. Ti sembra possibile che ora mi inviti a ballare il tango?
Dio E che c’è di strano? Non ti ha
mica proposto una copula selvaggia. PNV, datti una mossa e accetta il suo
invito.
* * *
Tipa
Al. Che hai da
guardare il soffitto? Allora, al corso ci verresti oppure no?
PNV Scusa, ero soprappensiero. Comunque va bene, affare
fatto.
Tipa
Al. Meno male. Nei
prossimi giorni vado a informarmi per gli orari e il costo poi ti faccio
sapere.
Ci lasciamo.
Mentre torno alla scrivania mi sembra di vivere in
un’altra dimensione.
Non cammino, ma volo, dalla felicità, a quattro metri e 18
sopra il cielo (1 e 18 ce li metto io, gli altri 3 me li presta gentilmente Federico
Moccia).
Per il resto della giornata non combino più nulla.
* * *
La sera, il rientro a casa da mammà.
PNV Mamma,
mamma, ho una grande novità da riferirti!
Mamma Hai deciso cosa mangiare stasera? Non
mi hai ancora detto se preferisci le zucchine lesse o le carote crude.
PNV Le carote, meglio le carote, ma ascolta la novità.
Oggi una mia collega mi ha invitato a un corso di tango con lei.
Mamma Tango? Con una donna? Sei
rincitrullito? Ma lo sai il pericolo che corri? Vai a ballare con una poco di
buono che aspetta solo questo per incastrarti.
PNV Ma che dici? É una brava ragazza, se vuoi un po’
lunatica ed esigente con lo zucchero e il caffé, ma a me piace tanto. E poi non
mi ha chiesto di sposarla, dobbiamo solo ballare insieme.
Mamma La fai facile tu. Guarda che quando un
uomo e una donna danzano insieme, se non stanno attenti, ci può pure scappare
un figlio. Tu PNV sei nato dopo un ballo fra me e il babbo.
PNV Un
tango di Astor Piazzolla?
Mamma No, la “Mazurca di Periferia” di Raoul
Casadei.
PNV Ora
capisco tante cose.
Mollo mammà e mi ritiro in camera mia.
Prendo un CD di Piazzolla, lo inserisco nel lettore,
traccia numero 4 (Libertango), mi posiziono di fronte all’armadio a specchio,
fingo un’espressione alla Rodolfo Valentino e, non appena parte la musica,
muovo deciso la gamba sinistra in avantiiii… SDONG!
* * *
Risveglio all’interno di un’ambulanza.
Mamma Ma le sembra possibile ballare il
tango sul parquet in legno indossando delle scarpe da tennis?
Crocerossina In effetti è rischioso. La scarpa non
scivola, la gamba si blocca, uno perde l’equilibrio e sbatte la testa contro lo
specchio dell’armadio.
Mamma Povera me, un figlio nano e per di
più…
Crocerossina … demente. Ops, mi scusi, non volevo.
Mamma Non si scusi. Lo stavo dicendo io.
Nano e demente. Io, a quel Raoul Casadei lì, quasi quasi gli faccio causa.
* * *
La cicatrice sulla parte sinistra della fronte, ricordo dei
5 punti di sutura, sta proprio bene.
Fa molto macho argentino.
É quello che ci vuole per il corso di tango.
* * *
Centro Commerciale.
Ho acquistato un paio di pantaloni neri, una camicia nera,
un gilet nero, dei mocassini neri con suola scivolosa (scarpe da ballo
improvvisate).
Mi dirigo all’ingresso, al bancone Ufficio Informazioni.
Commessa Buongiorno, desidera?
PNV Salve. Ho appena comprato un completo per ballare il
tango con la Tipa
Alternativa. Scarpe, pantaloni, camicia, gilet, mi manca solo
la brillantina da mettere in testa. Mi sa dire dove posso trovarla?
Commessa (espressione stralunata) Ma lei è… pelato
?!
PNV Lo
so, ma un vero tanguero non può mica esibirsi senza brillantina.
Commessa (voce impostata) L’agente Rizzotto della
vigilanza è atteso all’Ufficio Informazioni. Livello 4, ripeto, intervento
urgente, livello 4.
PNV Scusi
se insisto, mi servirebbe la brillantina.
Si avvicina un tizio in mimetica.
Commessa (indicandomi) É lui. É lui. É lui.
Il vigilantes estrae un pistolone dalla fondina e me lo
punta contro.
Commessa É un nano pazzo, un demente
pericolosissimo, la brillantina per uno senza capelli, ma è possibile, vuole
pure ballare il tango! Rizzotto spara, ti prego, spara.
50 metri
di corsa disperata per mollare la commessa e il rambo pistolero.
Una cicatrice sulla fronte fa molto macho argentino, una
pallottola in testa fa molto funerale.
* * *
Rientro a casa da mammà.
Mamma Cos’è quella roba lì?
PNV Ho
fatto il pieno all’ipermercato: il completo del vero tanguero. Mi manca solo la
brillantina e poi…
Mamma La brillantina? Se me lo dicevi prima!
PNV Perché,
ce l’avevamo in casa?
Mamma Sì, poi l’altro ieri ho fatto le
polpette e nel ripieno …
PNV Hai
messo la brillantina?
Mamma Da quel sapore in più.
Corro in bagno.
Vomito ritardato di 48 ore.
Esco e mi rifugio in camera mia.
Dopo la vestizione da ballerino inserisco nello stereo il
CD di Piazzolla, traccia numero 6 (Adios Nonino), mi posiziono di fronte
all’armadio a specchio, fingo un’espressione alla Carlos Gardel e, non appena
parte la musica, muovo deciso la gamba sinistra in avantiiii… SDENG!
* * *
Risveglio all’interno di un’ambulanza.
Mamma Ma le sembra possibile ballare il
tango sul parquet in legno indossando dei mocassini nuovi di pacca dalla suola
superscivolosa?
Crocerossina Sì, se uno fosse un tanguero provetto e
non un nano cerebroleso.
Mamma Cere… che?
Crocerossina Demente, significa demente.
Mamma Ah, volevo ben dire. Mio figlio è
proprio un cerebrolesso.
* * *
La cicatrice sulla parte destra della fronte, ricordo dei 7
punti di sutura, sta proprio bene.
Fa molto macho argentino.
É quello che ci vuole per il corso di tango.
* * *
La Tipa Alternativa
non mi allunga il bicchierino del suo caffé.
Questa volta l’ha preso senza
zucchero.
Tipa
Al. Cosa sono quelle
due cicatrici?
PNV (sguardo da duro) Fa parte del kit del vero tanguero.
5 punti a sinistra, 7 a
destra per un totale di 12 punti. Chiamami pure SuperNanoMacho.
Tipa
Al. (non raccoglie)
Sono passata alla scuola di ballo.
PNV Davvero? Allora hai chiesto per il corso di tango,
gli orari, quanto costa?
Tipa
Al. L’altra sera c’era
una dimostrazione di capoeira.
PNV E che sarebbe?
Tipa
Al. Una danza
brasiliana, troppo giusta. Ci sono questi tizi che si muovono e mimano una
lotta fra di loro. Acrobatica. Da impazzire.
PNV (dubbioso) Ah, certo. Deve essere proprio una figata.
E il tango? Quando lo fanno? Prendono pure i nani al corso?
Tipa
Al. PNV, io mi sono
iscritta. Settimana prossima inizio con la capoeira. Il tango se ci pensi è
superato, qui ci vuole roba tosta, danza e lotta insieme. Muscoli e sudore,
piroette, calci, combattimento.
PNV (depresso) Ho capito. Vabbè, sarà per il prossimo
corso.
Tipa
Al. Sei triste PNV?
PNV Figurati, cosa dici, mai stato meglio. Ora scusami,
ti devo mollare. Il lavoro mi aspetta.
Ci lasciamo.
Mentre torno alla scrivania mi sembra di vivere in
un’altra dimensione.
Non cammino, ma striscio, anzi mi inabisso, sprofondo, 1 metro e 18 sotto terra (1
e 18 ce li metto io, Federico Moccia, fiutata la sconfitta, si è defilato).
Per il resto della giornata non combino più nulla.
Ho mal di testa.
Cerco di consolarmi pensando che in fondo, forse, è meglio
così.
Il tango può essere pericoloso, molto pericoloso (le
cicatrici sulla fronte sanguinano, gocce rosse a bagnare la scrivania).
Per quanto, pure la capoeira, con tutte quelle piroette,
così innocua non…
5 commenti:
Se voleva proprio farsi i muscoli la Tipa Alternativa poteva venire a casa tua, a quanto pare quel parquet è peggio di una palestra.
La tipa alternativa non fa per te, è troppo volubile...
@Cristina
Il problema era convincerla a venire a casa mia :-(
@Turz
Condivido il commento, ma ai tempi l'amore (forse è una parola eccessiva, direi l'attrazione) mi annebbiava la mente.
Ricordo che mio padre cambiò circa 10 paia di scarpe da ballo in 3 mesi, perché pensava che lo struscio della punta fosse un tocco di classe in più.
Poi mia madre gli ha tagliato i fondi.
Poi sono nata io (ma non dal ballo).
E adesso si consola guardando Richard Gere in Shall We Dance?, pensando che sarebbe potuto essere lui...
Caro Nano, molla l'Alternativa, che secondo me tra un calcio e un passo di capoeira, diventa ancora più Alternativa...!
@G
Ammiro il perfezionismo di tuo papà (la ricerca del più piccolo dettaglio per migliorare la "performance" è degna di un team di F1 ;-)).
L'Alternativa nel frattempo ha pure preso la patente per guidare piccoli aerei (passano gli anni, ma il suo animo alternativo tale è rimasto).
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