È dirigente di una grande
industria, ha passato i sessant’anni, ogni mattina si alza alle sei, estate e
inverno, alle sette è già in fabbrica dove rimane fino alle otto di sera e
oltre. Anche la domenica va a lavorare, pur se lo stabilimento e gli uffici sono
deserti; ma un’ora più tardi, ciò che egli considera quasi un vizio. È per
eccellenza un uomo serio, ride raramente, non ride mai. D’estate si concede, ma
non sempre, una settimana di vacanza nella villa sul lago. Non conosce
debolezze di alcun genere, non fuma, non prende caffè, non beve alcoolici, non
legge romanzi. Non tollera debolezze neppure negli altri. Si crede importante.
È importante. È importantissimo. Dice cose importanti. Ha amici importanti. Fa
solo telefonate importanti. Anche i suoi scherzi in famiglia sono molto
importanti. Si crede indispensabile. È indispensabile. I funerali seguiranno
domani alle ore 14:30, partendo dall’abitazione dell’estinto.
(Dino Buzzati, Moderni mostri – Il capo)
7 commenti:
@Sara Scavolini
Un brevissimo racconto di Buzzati.
Aiuta a riflettere quando ci si prende troppo sul serio (e ognuno di noi, tutti, chi più chi meno, cade in questo errore).
Ma questo è un talebano del prendersi sul serio!!
Molto interessanti questi racconti brevi e opere "minori" di tanti scrittori italiani! Aveva ragione mia cugina: si dovrebbe fare la 5a in due anni, per studiare in maniera più approfondita almeno la letteratura italiana del novecento!
@Vanessa
Riporto racconti che mi hanno appassionato.
Purtroppo, dovendo trascriverli, la scelta cade su racconti molto brevi (ma se ne trovano di ottimi, anche in questa "categoria").
ancora una volta, ora che non mi collego praticamente mai, mi capita di farlo quando il mio Buzzy, in qualche modo, mi manda un segnale.
Anche questa volta, guarda. Impressionante.
mantabuzzica lisistratica
P.S.conosci la polpetta?
@Lisistrata
Buzzati parlava di "magia" e di sicuro in qualche modo ti segnala i post che lo riguardano ;-)
La polpetta (è un racconto?) non la conosco.
Sapessi quanti ne ho conosciuti in persona personalmente. Li vedesse, la ggente li invidierebbe un po' meno. Immenso Buzzati, e grazie a te per averlo ricordato.
@iomemestessa
Ce ne sono molti e tendono a riprodursi, la specie non si estingue e anche il monito di Buzzati (che immagino molti di loro non ritengono necessarie leggere) non serve a portarli sulla retta via ;-)
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