Dura è la vita dell’ateo.
A volte mi chiedo: potrei convertirmi? Potrei, ad
esempio, divenire cattolico?
Essere cattolico presuppone credere nella Vita
Eterna.
Paradiso (e va bene), Purgatorio (va già meno bene),
Inferno (decisamente non ci siamo).
Potrei essere un buon cristiano, ma il carattere
ansioso che ho non gioca a mio favore, impedendomi la conversione.
L’ansia si manifesta sotto forma di un pensiero
assurdo, ma impossibile da rimuovere.
Ho infatti il timore che, dieci minuti prima di
schiattare, possa compiere peccato mortale (che tipo di peccato? Indicativamente qualcosa che abbia a
che fare col sesto comandamento. In solitaria, sia chiaro).
Situazione irrimediabile : mi mancherebbe il tempo
per confessare (dimenticavo, si tratterebbe di morte improvvisa, tipo una
congestione fulminante dovuta a una partita di Nutella tagliata male, mischiata
col Ciao Crem).
Morirei col peccato sul groppone, la Nutella nello stomaco,
finendo dritto nelle braccia di Belzebù.
A terrorizzarmi non sarebbero tanto le fiamme eterne
quanto la stretta vicinanza con Mario Adinolfi.
2 commenti:
Leggendo i tuoi post sulle conversioni problematiche mi sorge il dubbio di essere atea soprattutto per pigrizia... troppo faticoso seguire tutti i dettami delle religioni.
@Mira Queen
Esatto.
Faticoso e anche in alcuni casi privo di senso (logico).
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