domenica 12 giugno 2016

Conversione problematica #1



Dura è la vita dell’ateo.

A volte mi chiedo: potrei convertirmi? Potrei, ad esempio, divenire cattolico?

Essere cattolico presuppone credere nella Vita Eterna.
Paradiso (e va bene), Purgatorio (va già meno bene), Inferno (decisamente non ci siamo).

Potrei essere un buon cristiano, ma il carattere ansioso che ho non gioca a mio favore, impedendomi la conversione.

L’ansia si manifesta sotto forma di un pensiero assurdo, ma impossibile da rimuovere.
Ho infatti il timore che, dieci minuti prima di schiattare, possa compiere peccato mortale (che tipo di  peccato? Indicativamente qualcosa che abbia a che fare col sesto comandamento. In solitaria, sia chiaro).

Situazione irrimediabile : mi mancherebbe il tempo per confessare (dimenticavo, si tratterebbe di morte improvvisa, tipo una congestione fulminante dovuta a una partita di Nutella tagliata male, mischiata col Ciao Crem).

Morirei col peccato sul groppone, la Nutella nello stomaco, finendo dritto nelle braccia di Belzebù.

A terrorizzarmi non sarebbero tanto le fiamme eterne quanto la stretta vicinanza con Mario Adinolfi.

2 commenti:

Mira Queen ha detto...

Leggendo i tuoi post sulle conversioni problematiche mi sorge il dubbio di essere atea soprattutto per pigrizia... troppo faticoso seguire tutti i dettami delle religioni.

PuroNanoVergine ha detto...

@Mira Queen
Esatto.
Faticoso e anche in alcuni casi privo di senso (logico).

;