L’incandescente mattina di
febbraio in cui Beatriz Viterbo morì, dopo un’imperiosa agonia che non si
abbassò un solo istante al sentimentalismo né al timore, notai che le armature
di ferro di Plaza Constitución avevano cambiato non so quale pubblicità di sigarette;
il fatto mi dolse, perché compresi che l’incessante e vasto universo già si
separava da lei e che quel mutamento era il primo d’una serie infinita.
(Jorge Luis Borges, L’Aleph)
7 commenti:
Bellissimo, Leggi "La casa di Asterione"
*MaryA*
@MaryA
Grazie del suggerimento.
L'incipit in spagnolo è ancora più bello, ha una musicalità intensa che la traduzione non rende appieno.
Concordo, ho letto Borges solo in spagnolo :)
@MaryA
Davvero? WOW e complimenti!
L'originale era:
"La candente mañana de febrero en que Beatriz Viterbo murió, después de una imperiosa agonía que no se rebajó un solo instante ni al sentimentalismo ni al miedo, noté que las carteleras de fierro de la Plaza Constitución habían renovado no sé qué aviso de cigarrillos rubios; el hecho me dolió, pues comprendí que el incesante y vasto universo ya se apartaba de ella y que ese cambio era el primero de una serie infinita."
Si, si :)
Se ti piace il fantastico leggi Cuentos de amor, de locura y de muerte di Quiroga
*MaryA*
@MaryA
Non mi piace il fantastico (in spagnolo non potrei neppure avvicinarmi ;-)).
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