martedì 28 marzo 2017

(Ec)citazione #11

Che il curriculum serva poco o nulla non lo dice (malamente) solo il ministro poletti, ma, con ben altre parole, la poetessa Wislava Szymborska.

Scrivere il curriculum

Che cos’è necessario?
E’ necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
il curriculum dovrebbe essere breve.
E’ d’obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all’estero.
L’appartenenza a un che, ma senza perché.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo del valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l’orecchio in vista.
E’ la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.


2 commenti:

CirINCIAMPAI ha detto...

Avvilente.
Sarà che sto cercando lavoro.
Sarà la luce del tramonto.
Sarà la primavera.
Sarà che è vero e che è detto così bene a dispetto della bruttura dilagante.
Sarà.
Fatto sta, che è avvilente.

PuroNanoVergine ha detto...

@CirINCIAMPAI
Se vuoi la bellezza del testo è un modo per contrastare quel comprensibile "avvilente".

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