sabato 10 giugno 2017

PucciPucciSbaciucchioni

Esco dall’ufficio e mi dirigo verso la stazione gustandomi le vetrine illuminate dei negozi.
La calda serata di metà giugno mi costringe a togliere la giacca, adagiandola con un movimento charmant del braccio, sulla spalla destra.
Raggiungo la stazione impiegando il doppio del tempo necessario a compiere il percorso.
Salgo sul locale semivuoto delle 19 e 35.
Mi siedo di fronte a una coppietta molto giovane, un lui e una lei adolescenti (sedici anni su per giù).
Mano nella mano.
Alla partenza il ragazzo allunga il braccio e accarezza la guancia destra della compagna. Il tempo di un sospiro femminile e i pochi peli della guancia sinistra di lui ricevono lo stesso trattamento.
Le mani si stringono con maggiore forza.
Momentanea quiete.
Ora è lei che si sposta un poco sulla sinistra per schioccare un bacio appena accennato sulle labbra del fidanzato.
Sorriso maschile seguito dal controbacio.
I due devono essere tennisti.
Al colpo di uno segue sempre la replica dell’altro.
Il secondo set inizia poco dopo Falcidiate.
Discesa a rete della Graf che affonda la lingua nella cavità orale di Andre Agassi.
Scambio bollente e prolungato.
Professionisti, senza alcun dubbio.
Al cambio campo imposto l’orologio nella modalità cronometro, in attesa del secondo tete-à-tete.
Questa volta Steffi attende a fondo campo l’assalto del partner.
Scatta la misurazione: 1... 2... 5... 12... 21... 32... 38 secondi e 96 centesimi!
Gran bel tempo.
Dopo il distacco accenno un sorriso verso la biondina che ricambia fissandomi dritto negli occhi, soddisfatta per la performance.
Un quarantenne con pizzetto e cappellino dei Chicago White Sox, turbato dalla scena, si nasconde dietro un giornale che finge di leggere (il quotidiano è girato sottosopra, in prima pagina la testa capovolta di Donald Trump, paonazzo in volto per il troppo sangue che sta affluendo: sensazione insolita per l'iperfrangiato Presidente americano).
Io mantengo un aplomb che ricorda l’imperturbabile chioma cotonata della Duchessa di Kent a Wimbledon.
Lo sbaciucchiamento mi lascia indifferente, al massimo provo un pizzico di invidia.
I due rientrano nella categoria delle coppie PucciPucciSbaciucchioni per le quali l'escalation dei sensi, lo scambio affettivo, segue una progressione a sinusoide.
Sorriso, carezza, casto bacio, bacio con rifrullo (punta della sinusoide) e poi, inesorabile, la discesa: casto bacio, carezza, sorriso, indifferenza e scazzo finale.
Steffi e Andre non sono l’eccezione alla regola.
Dopo il distacco delle mani è la ragazza a esordire.
"Ti sei ricordato il regalo per nonna Gerarda?”
"No, scusa, mi è passato dalla testa.”
"Lo sapevo, quando ti affido un compito finisce che te lo dimentichi, sempre.”
"Non l’ho mica fatto apposta, è che oggi dovevo portare la racchetta a fare accordare e quindi...”
"Ma non ne puoi acquistare una nuova di racchetta? Ancora con quel vecchio catorcio?!”
"Ci sono affezionato. Come te con nonna Gerarda.”
"E così la nonna vale quanto una racchetta d’accordare?”
"No, cioè, volevo dire, un po’ si. Dai, vieni qui, non te la prendere.” tenta un approccio, subito respinto da un passante lungo linea.
"Levati dalle palle.”
"Le palle!? Bella idea!!”
"?” Steffi perplessa.
"Già che c’ero al negozio di articoli sportivi ne ho comprato una confezione nuova. Pensi che alla nonna possano andare bene come regalo di compleanno?”
Non ho tempo per vedere la fine dell’incontro.
Devo scendere dal treno.
Lascio alla Duchessa di Kent, o al quarantenne dei Chicago White Sox, l’onore della premiazione.

2 commenti:

CirINCIAMPAI ha detto...

Prove tecniche di matrimonio...

PuroNanoVergine ha detto...

@CirINCIAMPAI
... e di divorzio.

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