Quello
che mi sorprende in Milly Carlucci non è il suo sorridere e il suo
sprizzare energia da tutti i pori (non solo energia... dopo
leggerete), ma l'invariabile presenza del sorriso sul suo volto,
l'emissione costante di kilowatt che non conosce sosta, un attimo di
tregua, un'interruzione nell'ipercinetismo che la contraddistingue,
un'espressione non dico triste, ma perlomeno neutra del viso, il non
saper dire "ora, stop, mi fermo" il corpo a frenare, la
bocca a chiudersi, i 64 denti (Milly ha il doppio di molari,
premolari, canini, incisivi, denti del giudizio: giudizio entusiasta
e positivo nel suo caso) per un attimo parcheggiati nel box, il loro
splendore che non abbaglia lo schermo del mio televisore.
No,
Milly, invariabilmente sorride, sorride e si muove, sorride, si muove
e gesticola; gesticola, gesticola e si muove, gesticola, si muove e
sorride, incurante di quanto le accade intorno.
Presenta
"Ballando con le stelle" dove capita, talvolta, che qualche
ballerino improvvisato (di solito un vecchio vip stella cadente che
tenta di risalire la china di un successo che fu) incespichi, cada,
si sloghi una caviglia, si strappi un quadricipite, si fratturi un
perone, stramazzi al suolo infartuato... insomma, dove il
contrattempo doloroso è dietro l'angolo (ne ammazza più il foxtrot
della sigaretta) e il vip stella cadente, ora caduta, emetta gemiti
di dolore mentre striscia sul pavimento della pista da ballo...
insomma ti attendi dalla presentatrice una partecipazione emotiva,
una preoccupazione a incresparne i bei lineamenti, increspatura che
in realtà si manifesta, ma nel modo sbagliato, piccole rughe intorno
alla bocca (sorridente), gli occhi sbarrati (sorridenti), le
orecchie drizzate (sorridenti), lo smalto bianco polare che fuoriesce
dallo schermo e mi illumina il salotto (sorridente), la voce
(sorridente) che invita il moribondo a rialzarsi e che sottolinea la
straordinarietà del ballo perché il dolore in fondo è qualcosa di
positivo che ci fa apprezzare ancor di più la bellezza della vita
(il concorrente, nel frattempo, morto).
Mi
sono chiesto da dove provenga il sorriso sempiterno e l'energia
inesauribile di Milly.
Non
ha avuto per caso un'infanzia stile Obelix?
Il
ciccio gallico, da piccolo, cadde nel pentolone di Panoramix e grazie
alla pozione magica contenuta nella pentola, acquisì una forza che
si portò dietro per tutta la vita.
Vuoi
vedere che la Carlucci, da piccina, cadde in una pentola di uno zio
farmacista, si imbevette di Prozac al punto che da allora, da quel
fausto evento, le venga naturale aprire la bocca, sorridere
entusiasta, sprizzare energia (e antidepressivo) dai pori,
condizionando, con la sua iperidrosi farmaceutica, anche coloro che
le stanno vicino?
O
forse no, nessuna pentola al Prozac, Milly Carlucci è un'attrice di
primissimo ordine, una donna normale che, come tutti i comuni
mortali, ha i suoi momenti di tristezza, di sconforto, le sue
sofferenze, le sconfitte, ma che non voglia mostrarle, non tanto al
pubblico che la segue, ma a se stessa, che si sia immedesimata nella
parte della "Milly sempre contenta, sempre entusiasta" dove
il lato negativo della vita non esiste, dove il nascondersi la realtà
non può conoscere cedimento alcuno, neppure momentaneo, pena il
venir meno di ogni positiva certezza, il liquefarsi di ogni speranza,
il dissolversi di ogni illusione?
Se
così fosse, in fondo, non potremmo non dare ragione all'ilare Milly.
Ma
sì, tanto vale vivere senza mai riposare, nessuna sospensione al
proprio iperattivismo ottimista, all'espressione sorridente dai 64
denti bianco smaltati, con la consapevolezza, però, che la
conclusione sia comunque inevitabile, e che, riadattando un motto
anarchico dell'800 (tornato in auge nel 68), alla fine "una
risata ci seppellirà".
15 commenti:
Naa, la pentola non era di Prozac e non era una pentola, era un fusto di rifiuti tossici e lo zio nn era uno zio; del resto anche Jack Nappier era una persona molto ilare e luminosa e anche lui spesso ricorreva al chirurgo plastico...scopriremo che in realtà zia Milly è una grande nemesi eroica, resta solo da capire di chi...
*MaryA***
@MaryA
Milly Jokerellona?
Si, sòsiccura
Signor PNV, è di un’ingenuita disarmante, se lo lasci dire: lo sanno tutti che, a star seri, vengono le rughe che, tra l’altro, quando uno ride non si vedono. È evidente che la Milly è terrorizzata dalle rughe, ride per quello, oltre a farsi generose iniezioni rassodanti in faccia, che il collo tradisce senza pietà. Per non parlare di quella chioma bionda, ridicola in una che ha sessant’anni suonati. E che dire dei bustini strizza-addome che vogliono simulare il giro-vita di una ventenne. Insomma, la Carlucci è una donna patetica, che non brilla per intelligenza, cosa che deve scarseggiare, in famiglia, visto che la sorella è di una stupidità devastante. Insomma, non la sopporto e quella trasmissione la trovo inguardabile. Del resto, non potrei guardarla comunque, visto che non sopporto nemmeno quella deficiente della Lucarelli. Non mi capacito che uno figo come Scanzi abbia avuto a che fare con quella volgarotta da quattro soldi.
@Silver Silvan
Vero che ridendo ci si stira, ma Milly sorrideva già da ragazza quando non aveva bisogno del lifting ridarolo ;-)
Scanzi lo trovo insopportabile: un prezzemolino da talk show con un umorismo (a mio parere) di scarso livello. Come cattiveria e capacità di pungere con le battute è decisamente meglio la Lucarelli (non lo scrivo influenzato dalla sesta di reggiseno: mi sta antipatica pure lei).
Boh, de gustibus: io la trovo grossolana, sotto ogni punto di vista. E, probabilmente, un po’ lo anche lui, se ci si è messo. Le donne a cui si accompagnano gli uomini sono decisamente indicativa?
@Silver Silvan
Non sapevo di Lucarelli-Scanzi, ma di Lucarelli-Cruciani (altro bell'elemento :-)).
Scanzi una volta confessò un'attrazione per Mara Carfagna.
Cruciani e Carfagna, questa poi, non lo sapevo. Ah, mamma mia, ora capisco: gli piacciono zigomate. Vabbè, chissenefrega!
Silver, non crucciarti per Milly:
a. ti vengono le rughe
b. se non esistessero i tronisti e le Milly nn avremmo nessuno a cui "pariare addosso" (deridere insistentemente sottolineando enfaticamente i tratti che troviamo ridicoli/grotteschi in una serie di personaggi)
Ovvero il mondo sarebbe molto noioso senza gente ridicola
c. io non ho neanche la tv, sapere che Milly esiste e parlarne non ne fa un mito da esaltare, al massimo un antieroe XD
Baci Silver :*
e anche al NaNo
*MaryA***
A me stupisce solo che certa gente usi espedienti per sembrare più giovani che saltano subito agli occhi: il trucco c’è e si vede subito, insomma. Mi viene il dubbio che si sia passati ad un altro livello,nel senso che lo scopo del ritocchino non è più quella di ringiovanire chi vi si sottopone, ma di far sapere a tutti che ce lo si può permettere. Io posso, voi plebei no. Il che mi spiegherebbe perché ambiscono in moltissimi a volerselo fare: è diventato uno status symbol!
P.S, saluti e auguri
@MaryA
@Silver Silvan
Ricambio i baci e gli auguri per Pasqua.
A me sembra che di gente ritoccata in giro ce ne sia tanta: il lifting come status symbol? Boh.
Senta, è diventato uno status symbol l’ascensore, figuriamoci il ritocchino. L’importante è salire.
Sulla storia del ritocchino e della mania di apparire stracurate anche da parte di donne da alcuni definite "servizi igienici" non posso che concordare con la Silver
Ma del resto tutto il decennio, in ogni suo aspetto e da parte di ambo i sessi, è diventato un culto onanista dell'apparenza
MaryA***
@MaryA
Ben evidenziato dalla mania dei selfie.
Che manifestazione affascinante, certi/e, sono così sofisticati nella suddetta arte da riuscire a trasformare Joseph Merrick in Brooke Shields...che fenomeno straordinario...
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