domenica 5 maggio 2019

(Ec)citazione #18


E come quell’imenottero osservato da Fabre, la vespa scavatrice, che per assicurare ai piccoli, dopo la sua morte, un cibo fresco da mangiare, chiama l’anatomia in soccorso della sua crudeltà e, avendo catturato dei punteruoli e dei ragni, con una sapienza e una destrezza meravigliose, trafigge loro il centro nervoso da cui dipende il movimento
delle zampe, ma non le altre funzioni vitali, di modo che l’insetto paralizzato, accanto al quale depone le proprie uova, fornisca alle larve, quando si schiuderanno, una preda docile, inoffensiva, incapace di fuga o di resistenza, ma non ancora stagionata, Françoise escogitava, per servire la sua costante volontà di rendere impossibile a ogni domestico la permanenza in casa, accorgimenti così sottili e così spietati che, molti anni dopo, scoprimmo che se quell’estate avevamo mangiato gli asparagi tutti i giorni, era stato perché il loro odore dava alla povera sguattera incaricata di pulirli delle crisi d’asma di una tale violenza che, alla fine, fu costretta ad andarsene.

(Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto)

5 commenti:

Nia ha detto...

O mioddio. Qualcosa di più allegro questa domenica?😂

PuroNanoVergine ha detto...

@Nia
E' una frase di una bellezza (letteraria) come poche.

antonypoe ha detto...

giusto stanotte pensavo di rileggere proust. almeno qualcosa. mi consigli una particolare traduzione? perché è importante. ciao

PuroNanoVergine ha detto...

@antonypoe
Non sono in grado di risponderti (ho parecchi limiti come lettore ;-)).
Io ho l'edizione Newton Compton.

antonypoe ha detto...

non preoccuparti, ne ho molti pure io: vedrò cosa riesco a trovare. buon giorno

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