I
primi tempi mi presentavo all’ingresso del Supermercato alle 7:30,
orario d’apertura, e avevo una ventina di persone davanti. Tenuto
conto che ne entravano 6 / 7 alla volta, a distanza di una decina di
minuti, il tempo d’attesa non era inferiore ai 20 minuti.
Troppi.
Così
ho anticipato alle 7 e un quarto, 15 minuti prima dell’orario di
apertura, per trovarmi le solite venti persone davanti, con il
risultato che ai 20 minuti di attesa, una volta aperto il
supermercato, dovevo aggiungere i 15 minuti prima che aprisse, per un
totale di 35.
Troppi,
decisamente troppi.
Ho
così ulteriormente anticipato alle 7:00, mezzora prima
dell’apertura, costatando che 20 (in alcuni casi 25) persone mi
avevano anticipato, per un’attesa (vi risparmio i conti) di non
meno di 50 minuti.
Troppi,
fastidiosamente troppi.
Ultimo
tentativo, fiondarmi alle 6:45 e… potete immaginare…
Serviva
un cambio di strategia, qualcosa che mi permettesse,
indipendentemente dall’ora d’uscita da casa, per percorrere i 200
mt che mi separano dal Super, di NON fare la coda.
Su
cosa ho puntato per raggiungere l’obiettivo?
Sui
soldi.
Sui
soldi e sulla corruttibilità degli uomini.
Idea:
basta pagare chi mi precede e “convincerlo” a cedermi il loro
posto.
Rapido
conto: se ho 20 persone prima di me, la metà, una decina, la si può
“incoraggiare” con 5 euro (tutti insieme fanno 50), 5 non si
schiodano dal loro posto per meno di 10 euro (altri 50 da sganciare),
3, i più duri a mollare, vengono via per 20 (ulteriori 60, per un
totale di 160 euro) e 2, gli ultimi 2… ma porca tro… gli ultimi 2
il posto non lo scambierebbero per nessuna cifra al mondo.
2
Incorruttibili.
In
ogni gruppo che si rispetti, la coda al Supermercato non fa
eccezione, trovi sempre almeno 2 incorruttibili.
Ora,
caso più fortunato, se i 2 Nobili Soggetti fossero in testa alla
coda, otterrei comunque il risultato di passare dal 20esimo al terzo
posto (più che sufficiente per entrare subito). Certo, varcherei la
soglia già alleggerito di 160 euro, ma viste le mie tasche (piene
all’inverosimile) non sarebbe un gran problema.
Se,
mediamente fortunato, mi imbattessi nel primo dei due Integerrimi
Scassamaroni a metà coda, balzerei dal 20esimo al decimo posto
tirando fuori dal portafoglio un’ottantina di euro (accettabile,
visto che si dimezzerebbe il tempo d’attesa).
Se,
sfiga suprema, mi trovassi davanti, in 19esima posizione, uno dei 2
Irreprensibili Rompicog..., non mi muoverei di un millimetro,
manterrei il metro e mezzo di separazione, distanza di sicurezza,
imprecherei fra me e me, l’intestino a brontolare emettendo peti
rancorosi, consolandomi solo del patrimonio intatto nelle mie tasche
(che rimarrebbero piene all’inverosimile).
No,
non ho escogitato un’idea brillante, qualcosa che si dimostri
efficace in ogni condizione, a prescindere dal grado di
corruttibilità di chi si è alzato prima di me al mattino e si è
precipitato a occupare un posto fra i primi della fila d’affamati
clienti.
Maledetti
Incorruttibili!
Sciagura
dell’Umanità (al pari del Covid-19).
Non
mi resta che rimanermene in 25esima posizione (che
le sette piaghe d’Egitto li colgano mentre varcano baldanzosi, con
la loro fastidiosa esibita probità, le porte
a scorrimento del Supermercato), a 43 minuti esatti
dall’apertura, cercando di occupare in qualche modo il tempo,
superiore all’ora (le sette
piaghe d’Egitto e due Testimoni di Geova, fissi nel loro
appartamento per i prossimi 3 mesi, che gli leggano e commentino la Bibbia, dalla
Genesi all’Apocalisse) di attesa, provando a mantenere la
calma e armandomi di un kalashnikov… armandomi di pazienza.
Nell’ora
(e 7 minuti) trascorsa in fila, un pensiero orrendo mi ha tenuto
compagnia.
E
se fossi pure io un potenziale Incorruttibile?
Vade
retro!
Non
esiste!
Mai
e poi mai bloccherei un impaziente cliente disposto a pagarmi per
farmi da parte.
Sì,
sono comprabile (e con questo?).
A
quale cifra?
Sarei
un tipo di bocca buona, da soli 5 euro?
O
forse un filo più esigente, 10 euro e via?
O
ancora più esoso, per meno di 20 nisba?
Conoscendo
il mio animo gentile, tenuto conto delle mie tasche colme di
bigliettoni sonanti (sono talmente ricco che le mie banconote
tintinnano) mi basterebbe una cifra simbolica di un solo euro.
1
euro sì, ma in 100 monetine da un cent l’uno.
17 commenti:
Ti dirò, viste le tue tasche ricolme io andrei a fare la spesa al posto tuo e te la porterei davanti casa per 160€. E' un affare visto che mi assumerei la tua percentuale di rischio di beccarmi il COVID19.
Ora, io non sono comoda logisticamente, per adempiere a questa offerta, ma credo che qualche vicino che ti fa la spesa anche solo per 50€ lo trovi.
Poi tu in quanto PNV quanto (scusami il gioco di parole) potrai mangiare?
@Nia
Peccato la lontananza, ti avrei dato volentieri i 160 euro :)
In quanto PNV mangio poco, ma mangio ;-)
Consiglio la spesa online. Che poi però fai una fila online di almeno un mese visto che le consegne son tutte bloccate. In quel caso non puoi corrompere nessuno ma almeno non hai fisicamente davanti nessuno e il tuo fastidio si riduce a nessuno.
Eh, io sono uscita oggi per la spesa settimanale e mi sono meravigliata da quanto tempo mi portano via le stupide file: dal macellaio, dal fornaio, al pastificio artigianale e dall’ortolano si entra uno per volta, gli altri aspettano fuori. Morale, per andare nei negozi sopra ci ho messo un’ora e mezza, stamattina! E in ognuno non sono rimasta più di cinque minuti, il resto fila (sostantivo, non verbo). Allora, da grandissima furbina, ho pensato bene di andare al supermercato all’ora di pranzo, quando tutti magnano: la scorsa settimana aveva funzionato, non c’è era nessuno; all’una e un quarto ero in fila, facevano entrare tre persone alla volta, per evitare assembramenti alle casse. Ho così scoperto che adesso, all’ora di pranzo, c’è molto più casino di quando vado abitualmente: io vado sempre al supermercato all’ora di pranzo, ci metto non più di venti minuti. Stavolta ci ho messo un’ora, perché hanno avuto tutti la mia stessa idea ed eravamo tutti in fila ad aspettare.In compenso, stamattina alle nove e mezza non c’era un’anima. Così ho pensato che la prossima volta ci andrò appena alzata e invece arriva lei e mi scrive questo post, un duro colpo per le mie speranze. Ma insomma, a che ora si può fare la spesa in santa pace?! In Bolivia si sono inventati una genialata: si può uscire solo dalle otto a mezzogiorno (dopo ti sparano), in base all’ultimo numero della carta di identità. Almeno, quando escono, sanno di avere qualcosa in comune con tutti quelli che vedono. Mica male, visto che l’unica cosa che rischi di avere con il tuo prossimo, di questi tempi, è il Coronavirus. Senta un po’, qual è l’ultimo numero della sua Carta di identità?
Questa settimana sono andata a fare la spesa e davanti a me c'erano tre persone tre! (di cui una è il vecchietto che becco ogni volta ) ma morire se vi dico dove ed a che ora sono andata.
a meno che...
@La Spettinata
Ma se rimango un mese senza spesa svanisco nel nulla (son nano e magro) :-)
@Silver Silvan
Beccare l'orario giusto sulla base che gli altri a quell'ora di sicuro non ci saranno è un'illusione svanita subito, ahime.
L'ultimo numero è 2.
@CirINCIAMPAI
Puoi pure svelarlo (a meno che non abitiamo vicini ;-))
ma se stai a 200 mt dal super non puoi affacciarti e vedere quanta fila c'è e decidere il da farsi? io sto facendo così..
niente più patemi di tempo e denaro!
@Sara
Lo faccio e vedo una fila costante, ahime.
Mmm, io voglio provare alle nove e mezza, stamattina non c’era nessuno, ho sbagliato a non fermarmi.
Io ho il 5, non abbiamo numeri in comune! Comunque, ho esultato quando ho visto che era dispari. Odio i numeri pari. Eccetto il suo, eh.
@Silver Silvan
Preferisco pure io i dispari, in particolare il 7.
Io amo il 17, che aborrono tutti, anche perché corrisponde alla lettera S, iniziale di nome, cognome e pure nickname. E sono tutta dispari: giorno, mese, anno, ora, minuti e giorno della settimana in cui sono nata. Questa cosa mi piace moltissimo. Morirò in un giorno pari, me lo sento.
@Silver Silvan
Allora oggi può stare tranquilla ;-)
Sto ridendo! Ma oggi è pari! Già sono a rischio. Vorrà mica farmi morire dal ridere?
@Silver Silvan
No, no, ci tengo alla sua salute :-)
Ok, allora le do una dritta. Una mia amica mi ha detto che alle sette di sera nei supermercati non c’è un’anima!
Che strano: un tajano che non trova la soluzione!
Eppure ci sono i cartelli su chi ha la precedenza:
-i medici
-gli infermieri
-i volontari della croce rossa
-i pompieri
-tutti i militi in divisa
-le donne incinte
-gli handicappati o nani
e poi giù al sudde dove sanno e conoscono chi è superiore ci sono tutti gli appartenenti ai vari mandamenti
@Silver Silvan
Purtroppo posso vedere dalla finestra il "mio" supermercato ed è una coda continua.
La sera forse un filo meno lunga, ma poca roba.
Grazie comunuque.
@fracatz
Beh, dai, non male, settimo posto con i disabili (e davanti a Vettel e Leclerc :-))
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