Il Libraio non si scompone e prosegue depositando delicatamente le ultime due fette di prosciutto cotto sulla carta oleata.
“Desidera altro?”
La Cliente non risponde all’istante, continua a fissarlo con un’espressione dubbiosa e ripete la considerazione fatta poco prima.
“Eppure ne sono sicura, io e lei ci siamo già incontrati, anni fa.”
“Ha visto lo speck favoloso che abbiamo? Colorazione intensa, affumicatura perfetta e il profumo… lo percepisce il profumo?”
Neppure l’odore di uno speck stagionato a dovere serve a eludere l’insistenza della Signora.
“Oh sì, ora ricordo! La
Libreria Nutrimente, viale Augusto 57, lei… lei… l’aveva aperta
nel 2030 o 2031!”
Il Libraio non si scompone o perlomeno esteriormente prova a non mostrarsi turbato.
“Si confonde con qualcun altro… mi spiace.”
“A me può confessarlo. Guardi, io per prima non mi vergogno di ammettere un passato da Lettrice. L’importante, come ha detto il mese scorso in diretta streaming planetaria il Grande Capo, è pentirsi degli “errori di gioventù” e promettere di non compierne altri nel futuro”.
Nessuna risposta ulteriore del Libraio che batte alla cassa il totale della spesa.
“22 denari e 90 centesimi.”
Mentre estrae la carta di credito per pagare la Signora sussurra un:
“Ricordo che i suoi libri erano come cibo per me quando non avevo cibo”
“Charles Bukow…”
“… ski. Arrivederla signor Libra… Salumiere, arrivederla”.
3 commenti:
Una volta, in un'altro blog - o in un'altra vita? Chissà - avevo scritto un post simile.
"Signò, lo stagista conosce tre lingue, che faccio, lascio?"
"Ma sì, de sti tempi so sempre boni"
Un saluto
EM
@Er Matassa
Dura la vita dello stagista ;-)
@Filippo
Quindi questo post è perfetto per te :-)
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