venerdì 15 luglio 2022

Il mite Luigi

Le temperature sono alte di loro, l’umidità ne peggiora la percezione, il sudore naturale conseguenza così come il senso d’afflosciamento totale dei muscoli, la lingua penzoloni… tutto vero, ma ad aggravare una condizione di suo già opprimente ci si mettono pure i meteorologi che battezzano i vari anticicloni africani, portatori della fornace di queste settimane, Hannibal, Lucifero, Caronte, Scipione…

Per alleviare il patimento un primo passo consisterebbe nell’utilizzare dei nomi più “gentili”, concilianti, che ne so un bell’anticiclone Serafino o Carmencito o Petronillo in modo che i 42 gradi sarebbero sempre 42, l’umidità sfiorerebbe il 70 per cento, ma noi avremmo stampato sul volto (sudato) un’espressione di moderata beatitudine.

A pensarci bene pure Serafino, Carmencito, Petronillo, avrebbero il difetto di non essere nomi comuni, quasi che definirli in quel modo sottintenderebbe l’eccezionalità del momento.

No, la scelta ideale dovrebbe cadere su un Mario, l’anticiclone Mario, o uno Stefano o meglio ancora un Luigi.

Sì, Luigi, l’anticiclone africano che risalirebbe con calma la penisola, partendo dalla Sicilia, varcando lo Stretto per toccare la Calabria e via via sempre più su, Lazio, Toscana (breve sosta a Barberino di Mugello), Roncobilaccio, coda chilometrica al casello di Melegnano e infine Milano (da dove sto scrivendo sgocciolando sudore sulla tastiera del pc).

Volete mettere un’estate in compagnia di Luigi, l’anticiclone che promette un clima mite (e poco importa che sia esattamente così), un portatore d’alta pressione che non sgonfia la nostra, un fenomeno atmosferico a noi amico, che mai ci farebbe soffrire, a meno che, no, non pensatelo neppure per scherzo, dietro l’apparente mitezza di un Luigi non si celasse il terrificante messaggero di morte, di una morte rovente, colui che porterà allo scioglimento delle membra, alla liquefazione delle carni, l’anticiclone Padre del Supplizio e dell’Incandescenza, il definitivo Pazuzu!

13 commenti:

Silver Silvan ha detto...

Eh, solidarietà … Caldo anche qui, ma secco, quindi più tollerabile. Certo, fa effetto aprire una finestra e sentire una folata bollente come quando si apre il forno, ma basta non aprire fino alle sette di sera. L’umidità peggiora la situazione, con quell’orribile sensazione di appiccicaticcio. Io ho scoperto che tenendo le serrande chiuse con solo gli spiraglietti aperti e le finestre spalancate (dove c’è l’ombra) entra aria molto fresca e non passano le zanzare; inoltre, c’è luce a sufficienza da non aver bisogno di quella artificiale. Dove batte il sole, invece, serrande abbassate e finestre chiuse. Funziona. Ora che ci penso: lei non aveva l’aria condizionata? In ogni caso, resista, in attesa dei temporali.

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Meno male che perlomeno per lei non è un caldo umido.
Buona l'idea di tenere chiuso tutto quello che si può tenere chiuso.
Ho il condizionatore, ma certo di usarlo con giudizio (di solito la sera quando chiudo tutto e provo a rinfrescare prima di andare a letto).
Nella mia zona un mese fa abbiamo avuto quattro blackout (anche lunghi, tipo 2 ore) per l'eccessivo uso dei condizionatori.

Filippo ha detto...

L’uragano Katrina nel 2005 ha causato più di 1.800 morti e danni per 125 miliardi di dollari a New Orleans e area circostante.

PuroNanoVergine ha detto...

@Filippo
E' vero, ma Katrina, con quella K e il TR, non è del tutto rassicurante.
Fosse stata Caterina...

Filippo ha detto...

Già quel K è quel TR fan pensare a crucchi guerrafondai.

SilverSilvan ha detto...

Peccato che i crucchi le Caterine le chiamino Katarina, un trionfo di melodiose vocali. Del resto, essendo analfabeti, sono gli americani a storpiare la grafia dei nomi propri, gli esempi non si contano. Quindi, sono gli americani ad essere i guerrafondai del nuovo secolo. I tedeschi han già dato.

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan

Il suo commento mi ha ricordato in effetti, a conferma del Katarina, questa esibizione:

https://www.youtube.com/watch?v=57R7aAY5QiM

Silver Silvan ha detto...

Aaaaah, che mito! L’ho amata profondamente, non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, era perfetta. Oggi fanno salti tecnicamente molto più difficili dei suoi, ma questo non lascia spazio all’interpretazione artistica e lei rimane ineguagliabile: così bella, con movenze aggraziate a sottolineare la musica, i costumi studiati. Ah, Katarina, il mio mito …

Silver Silvan ha detto...

Un’altra interpretazione che mi è rimasta impressa, nonostante siano passati quasi trent’anni.

https://www.youtube.com/watch?v=9kLH9oRQcLc

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Ognuno ha la propria Oksana (forse è un link che ho già proposto, non ricordo):

https://www.youtube.com/watch?v=I8HIFeB04DA

p.s. come rendere la sensualità del tango sui pattini

Silver Silvan ha detto...

Wow, che meraviglia! Me li ero persi, una prova di bravura eccezionale. Grazie di aver condiviso!

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Prego.
Negli anni 90 vinsero di tutto fra Olimpiadi, mondiali, europei.
Lei la trovo meravigliosa.

Silver Silvan ha detto...

Concordo. Approfondirò, meritano. Dopo che la Witt uscì di scena, smisi di seguire il pattinaggio come prima. Ma sembra mi sia persa qualcosa.

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