Non vi era traccia della tipica combattività irlandese in Gianni (Gianni Patrizio, molto più Gianni che Patrizio).
Il bambino sembrava voler assecondare nel comportamento l'aspetto esteriore: visino pallido, leggermente lentigginoso, riccioloni candidi candidi, corporatura esile.
Non che babbo e mamma (Dad & Mum) si aspettassero chissà che, ma, suvvia, un accenno di reazione, un filo di cattiveria, di stima in sé stesso, poteva pure mostrarla.
Che fosse paura degli altri bimbi, un eccesso (cronico) di timidezza, estrema insicurezza, sta di fatto che Gianni Patrizio trascorreva le giornate isolato, leggendo, guardando TV con un quantità industriale di popcorn da ingurgitare.
Si era mai visto un bimbo di otto anni che le buscava dal fratellino di tre?
Si.
Patrizio (Patrizio e basta) era diverso da Gianni Patrizio, aveva quel minimo di "carattere" da renderlo un fanciullo normale, neanche lui un cuor di leone, ma un pargolo conforme alla media, quanto bastava per avere il sopravvento sul fratello maggiore.
* * *
"Happy Birthday to you! Happy Birthday to you! Happy Birthday dear John, Happy Birthday to you!"
"John, for your ninth birthday, we thought to a special present for you" l’amorevole coro di Dad & Mum.
Gli occhioni tristi di Gianni Patrizio si illuminarono: una splendida racchetta da tennis provvista di tre, dicasi tre, palline color arancione e un completino very chic di Sergio Tacchini.
"Thanks , thanks a lot." said the crying John.
"Oh, no my dear, please don't cry. Are you happy?"
"Yes, yes, sigh!, Yes, sob!"
* * *
Qualcosa preoccupava i signori... (sorry, I don't remember their surname).
Il piccolo Gianni Patrizio trascorreva ore ed ore giocando con la sua bella racchettina contro il muro del garage.
Non esisteva nient'altro: lettura, scuola, televisione, tutto era passato in secondo piano (i popcorn no, troppo buoni per poterli abbandonare).
Mum, a little worried, raggiunse il figlioletto che stava provando il servizio (un servizio molto particolare: The John’s Service).
"John, please stop playing tennis now!!"
John Patrick si voltò, fulminandola con uno sguardo nuovo, pieno d’odio, un’espressione mai vista prima d’allora:
"Mum, fuck off you, Daddy, Patrick, that son of bitch of my schoolfellows and ... all the world! And now SHUT UP!!"
1968: non vi era alcun dubbio.
A star was born.
6 commenti:
"Love game" my fckn' little friend!
@pastadipestodirospi
Ai tempi ero filo Borg e addirittura filo Lendl, "odiavo" J.P.M., ma devo ammettere che era geniale con e senza la racchetta.
In realtà la risposta che diede alla mamma fu: "You cannot be serious!" :-)
@Turz
E' vero: non me lo ricordavo proprio... http://www.youtube.com/watch?v=ekQ_Ja02gTY
me lo ricordo sempre nervoso
chissà se si è placato
ciao
@yetbutaname
Si vede nei tornei per vecchietti dove ogni tanto si inc...a ancora, ma si vede lontano un miglio che recita.
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