venerdì 5 ottobre 2012

Ultimo Tango in ufficio

Giunge email dalla Direzione Aziendale nella quale mi si esorta a mostrare una disponibilità a 360 gradi nei confronti dei superiori.
Tenuto conto che nella scala gerarchica risulto essere servitor di quattro padroni, non volendo fare preferenze di sorta fra i medesimi, dividerò la mia “disponibilità” in quattro parti eguali.
Lo stesso dicasi per il panetto di burro.

31 commenti:

Sara ha detto...

Nooo a 90° noooo ;D

Vale ha detto...

Dipende dalle parti che offri. Ricordalo.

ciku ha detto...

a 360° vuol dire che torni al punto di partenza, quindi esattamente come ora. sei salvo!

PuroNanoVergine ha detto...

@Sara Scavolini
Ho comunque un range entro il quale "muovermi": andrà da 88 a 92 gradi :-)

@Vale
Nel caso di Ultimo Tango non ci sono dubbi.

@ciku
Torno al punto di partenza, ma è il "viaggio" da 0 a 360 che preoccupa.

CirINCIAMPAI ha detto...

è la fregatura di vivere in un mondo fondamentalmente euclideo...
ti sono vicina (ma non troppo, so che comprenderai)

Anonimo ha detto...

Servitore di quattro padroni? Arlecchino, devi finirtela di farti d'oppio tutte le sere!

PuroNanoVergine ha detto...

@CirINCIAMPAI
Hai perfettamente ragione.
Spero solo che Euclide passi presto di moda.

@Anonimo
L'oppio potrebbe essere un buon mezzo per ottundere i sensi.

Anonimo ha detto...

Qual è stato l'antefatto?

Silver Silvan ha detto...

L'antefatto é che prima era acuto. Ora vuole essere retto. Questione di angoli. L'importante é non essere ottuso, alla fine.

sempretoiq ha detto...

qual era l'antefatto, PNV?

Anonimo ha detto...

quello che si dice "un giro di tango". Ma sarà l'ultimo?

PuroNanoVergine ha detto...

@Anonimo
@Toniq
Non esiste l'antefatto, perlomeno uno in particolare.
I post (le nanopillole innanzitutto) hanno poco di autobiografico.

@Silver Silvan
Come spiegazione non fa una piega :-)

@plus1gmt
Spero proprio di sì ;-)

Claudiappì ha detto...

Una specie di Secretary? (il film, dico) :D

PuroNanoVergine ha detto...

@Claudiappi
Un Secretary in versione sadonano :-)

isi ha detto...

secondo me ci sarà la coda per un pezzo di panetto di burro.
fossi in te valuterei se dividerli in otto: no solo il panetto, ma anche i gradi.

PuroNanoVergine ha detto...

@isi
Mi chiedi troppo (e non mi riferisco alla sola prestazione matematico/divisoria :-))

Silver Silvan ha detto...

Ma quant'è tenera, 'sta cosa del nanetto di burro...

Roberta ha detto...

ti consiglio il tango di Troilo "Malena" come sottofondo musicale :/

pyperita ha detto...

Almeno non discriminano i diversamente alti :)

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Che fosse tenero il nanetto di burro lo diceva già Suor Germana nel suo libro di ricette :-)

@Roberta
Per quel poco che ne capisco preferisco tanghi più moderni (Piazzolla...)

@pyperita
Esatto: parità a tutto tondo.

Silver Silvan ha detto...

Signor nano, mi sto leggendo il Rossari. Un vero spasso, lo consiglio senz'altro, ha un che di geniale. Solo che ho un problema. Non mi combacia la faccia dell'autore con quello che scrive. È la seconda volta che capita, fa strano! Sarebbe carino abbinare le facce degli scrittori a quello che scrivono. Scommetto che gli abbinamenti non li azzeccherebbe nessuno.

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Mi segno il Rossari (ho visto su anobii giudizi contrastanti, ma la cosa è comune a quasi tutti i giudizi che si esprimono).
L'abbinamento in effetti fa strano e spesso delude.
Lo stesso effetto si estende dall'autore ai suoi personaggi.
E' forse il motivo per cui alcuni adattamenti cinematografici di libri lasciano spiazzati: ti sei immaginato un volto, un corpo per i personaggi che non combaciano con gli attori.

Silver Silvan ha detto...

Ma che mi fa, un commento serio? Non ero pronta, immaginavo tutt'altro! Cosa dicano le recensioni non lo so e non mi interessa molto. Ribadisco, c'è un che di geniale, in quei racconti. Mica son tutti geni, quelli che scrivono le recensioni. Come fanno ad accorgersene? È triste che, persone così brillanti, non lo facciano trasparire anche nell'aspetto: è come se il corpo li imprigionasse. Oh, poi parlo a vanvera, magari costui a cena fa faville ed è l'anima della festa. Ad occhio non si direbbe, ma magari mi sbaglio. Cosa sopprime la verve brillante di una persona che riesce a farla emergere solo per iscritto? Boh. Mi viene in mente Il nome della rosa, di primo acchito, la condanna di ciò che è ilarita e giocosita. Potrebbe anche essere il fatto che nessuno riesca a capire quella verve e quelle battute. Eh,questa mi piace.

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Cosa sopprime la verve brillante di una persona che riesce a farla emergere solo per iscritto?
Banalmente potrebbe essere timidezza (esprimersi nascosti dietro un foglio di carta è più semplice).

Silver Silvan ha detto...

No, non credo sia timidezza. Un temperamento brillante fa scintille, almeno ad intermittenza. Se non succede è perchè quella brillantezza viene compressa, come succede in una pentola a pressione, ed esplode solo per iscritto, su un foglio o su uno schermo. Una roba faticosa, immagino. Credo abbia a che fare col timore di essere giudicati, dunque. È timidezza? Boh, io per timidezza intendo il timore di esporsi, di scoprirsi, non di essere giudicati. Controllo cosa dice il Devoto Oli alla voce timidezza. Le farò sapere! Grazie dello spunto di riflessione. Adesso scrivo al Rossari e gli chiedo se è timido!

Silver Silvan ha detto...

Che testa, timidezza viene da timere. C'entra dunque il timore di essere inadeguati. Eppure, secondo me, c'entra il timore del giudizio altrui, più che il senso dell'inadeguatezza.

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Il timore del giudizio altrui può nascere proprio in quanto ci si sente inadeguati.
Competenza (al limite genialità) in qualcosa (la scrittura per Rossari) può benissimo convivere con una inadeguatezza nelle relazioni sociali.
Non solo, il Rossari di turno può mostrarsi timido e impacciato in versione "live", non sentirsi all'altezza, ma contemporaneamente vivere questa sensazione con un doppio fastidio: quello, primario, di provare disagio e quello, secondario, di provarlo di fronte a persone che reputa a lui inferiori (se scrivere come il Rossari è prerogativa di pochi eletti (*)).

(*) mi fido della sua recensione ;-)

Silver Silvan ha detto...

Mmm, lei ci vede la spocchia in un atteggiamento simile? Interessante, non ci avevo pensato. Indubbiamente, quando ti ritrovi in mezzo a gente che ti dice cose che già sai, la noia regna sovrana. Magari la spocchia è determinata solo da questo, come capita a chi ha letto molto. Più che spocchia da snob ci vedo la noia del già sentito, in un simile atteggiamento. Mi sembra pure legittima. Purtroppo non ci si ferma mai a pensare che non sta scritto da nessuna parte che la gente debba star dietro ai tuoi discorsi perché conosce le stesse cose che sai tu. In compenso, tende a cercarti proprio per quello, perché ne sai di più di loro! Ragion per cui averci a che fare sembra un supplizio.

P.S. Pochi eletti? Nel senso di scriver cose che qualcuno è disposto a pubblicare, immagino.

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Pochi eletti nel senso di avere un dono per pochi (quello di essere scrittori... la pubblicazione è conseguente).

Silver Silvan ha detto...

Ah, l'avevo presa per un'allusione velata ai pochi e-letti e alla scarsa diffusione dell'e-book! L'ho finito, mi piacque. Un paio di racconti mi hanno fatto ridere fino alle lacrime. Mi è successo raramente. E poi è interessante rendersi conto di cosa frulla per la testa ad uno che scrive. Angosce che io non ho mai avuto e non avrò mai! Promosso, decisamente.

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Nessuna allusione velata.
Mi ri-segno il libro come futuro acquisto.

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