Gli
ultimi anni lavorativi sono stati turbolenti a dir poco: un
susseguirsi di tagli al personale, di cassa integrazione, contratti
di solidarietà, contributo economico alla mensa aziendale, riduzione
del monte ferie, sospensione di alcune voci legate alla
contrattazione di secondo livello ecc.ecc.
Questo
Primo Maggio segue la visione, avvenuta il giorno prima, dell'ultima
busta paga che riporta un netto in euro paragonabile a quanto mi
veniva elargito una quindicina di anni fa (la decurtazione frutto dei
tagli prima elencati).
Ora,
io non voglio abbandonarmi alla polemica sterile, né tantomeno
criticare l'Azienda che gentilmente mi fa omaggio di uno stipendio
(seppur ridotto) da molti anni.
Se
lavoro lo faccio innanzitutto per interesse, talvolta per passione.
Sembrerà
strano, ma provo un legame affettivo con la Società che mi assunse
ere geologiche fa (eravamo nella Prima Repubblica).
Un
legame che si concretizza nelle persone, nei colleghi, negli amici,
molti, che ho conosciuto in tutto questo tempo.
Anzi,
a voler pensar bene, credo che il taglio dello stipendio, il suo
ritornare a inizio millennio, sia un modo per farmi sentire di nuovo
giovane, un ragazzo poco più che trentenne nel pieno della propria
vitalità, il cui impegno era frutto in primo luogo dalla voglia
costante di aggiornare le proprie conoscenze, di metterle
concretamente in pratica, di affrontare nuove sfide.
Quindi,
non mi resta che ringraziare l'Azienda per avermi offerto
l'opportunità di uno svecchiamento insperato, in un rapporto fra Lei
e il sottoscritto di tipo win-win: il Suo risparmio alla voce "Costo
del Personale", la mia ritrovata gioventù.
Detto
questo, che i Dirigenti abbiano rinnovato il parco macchine fa girare
alquanto i coglioni.
16 commenti:
Ahahahaha!!!! Mi ricorda il mio precedente lavoro: filiale ridotta all'osso come gli stipendi dei superstiti ma i baroni della "casa madre" che nuotavano nell'oro fra premi e budget!
Poi, vabbe', ringiovanire ha i suoi costi!
@Vanessa
E come è finita la filiale del tuo precedente lavoro?
Mi interessa, potrebbe presagire il futuro del mio di lavoro ;)
Mi sembra di avere qualche déjà vu.
Un paio d'anni in solidarietà (un'ora al giorno dai, fa piacere su non vi lamentate)
Un altro paio d'anni di solidarietà ( due ore al giorno, non cumulabili, beh però dai può ancora far piacere)
Un po' di prepensionamenti (liberamente avviatisi verso l'uscita a calci in culo)
Un po' di esodati
Un po' di prove di forza (non fate i capriccetti perché tanto più di tot non li possiamo tenere, e più vi lamentate più tempo perdiamo coi sindacati, meno fatturiamo più dobbiamo tagliare, oh!)
Un po' di soluzioni creative (ma non è che accettereste il part-time così per "lavorare meno lavorare tutti"; ma non è che vi trasferireste tutti "per stare vicini vicini" così oltre alle spese degli affitti se imparate ad alitare bene risparmiamo anche sul riscaldamento)
E sai che c'è? Me ne sono andata.
@CirINCIAMPAI
Puntano sicuramente sulla sfiducia, sulla disaffezione e sull'incazzatura delle persone per indurle ad andarsene.
Te ne sei andata avendo un'alternativa di lavoro?
Da un anno sono delegato sindacale e vivere in prima persona le trattative con l'azienda di fronte a proposte di tagli pesanti (esuberi) è pesante emotivamente (tenuto conto poi che mi trovo anche nella parte dei potenziali esuberati).
Chiusa ahinoi. 5 impiegati e 25 collaboratori (fra cui me) a casa. Pochi giorni prima della chiusura (ero fra i fortunati ad averlo saputo due mesi prima) mi sono tinta le lunghezze dei capelli color fucsia per la rabbia...
Me ne sono andata, pur non avendo un'alternativa.
Non aveva senso restare in un'azienda che a domanda
"a che cosa ti servo e perché?" (lecita domanda dopo 15 anni lì dentro) risponde con un'altra domanda
"quanto sei disposta a pagare per restare a lavorare per me?"
La mia risposta è "zero!"
L'anonima sarei io, scusate.
@Vanessa
@CirINCIAMPAI
Mi spiace per come è andata a finire (e temo un poco per come potrebbe andare a finire per me ;-)).
Spero abbiate trovato qualcosa di meglio.
Ancora non ho raggiunto una configurazione stabile ma ne è valsa la pena.
Ho imparato un sacco di cose, soprattutto su me stessa.
A volte si deve smettere di tentare di rianimare (è che sto guardando Grey's Anatomy, sorry).
In bocca al lupo, per tutto.
@CirINCIAMPAI
Hai ragione, fin quando possibile vale la pena tentare, ma va evitato l'accanimento terapeutico (mi sento molto Marco Cappato :)).
Ricambio veramente di cuore l'in bocca al lupo.
Bello post, in questo blog umoristico per una volta un argomento serio trattato in modo scherzoso ma profondo. Un grosso in bocca al lupo a te e ai tuoi colleghi per la difficile situazione aziendale che traspare dal post e dai commenti. Un abbraccio
@Alberto Avanzi
Che piacere leggerti sul blog, Alberto.
Grazie per l'in bocca al lupo.
La situazione aziendale è precaria e per alcuni di noi si somma il problema di essere finiti in una "black list".
Se non altro essere un delegato FIOM della RSU mi aiuta nel trasformare la paura e l'umore basso in incazzatura per contrastare (per quello che si può fare) le scelte aziendali.
Un abbraccio e a presto (dobbiamo rivederci con Daniele).
Anch'io ho voglia di rivederci, e condivido la tua scelta di, come dici tu "trasformare la paura e l'umore nero in incazzatura", se ricordi bene è la scelta che feci anch'oi quindici anni fa
@Alberto Avanzi
Non ricordavo la tua motivazione: mi fa piacere sia la stessa ;-)
Sono almeno dieci anni che sento parlare di esuberi (siete proprio dei lavoratori esuberanti!). La GREG è sempre pronta, se serve ;-)
@Turz
Purtroppo se ne parla e si materializzano, gli esuberi (nel senso che in 10 anni il personale è più che dimezzato).
p.s. non ricordo la GREG cosa sia :(
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