venerdì 14 dicembre 2012

Grand Prix dell'occasione perduta

Il mercoledì sera, poco dopo le diciannove, Piazzale Ungaretti è pista per inesperti pattinatori

Ventiquattro ore di neve ininterrotta e il freddo di metà Dicembre hanno trasformato la città in sdrucciolevole distesa bianca, trappola per pedoni pendolari.

Venti minuti di inutile attesa, autobus dell’azienda trasporti desaparecido.
Unica soluzione: concludere a piedi i tre chilometri che mi separano da casa.

Lascio la piazza per via Leopardi, cammino radente il muro, una signora asiatica a precedermi.
Il ghiaccio e le macchine in sosta vietata non risparmiano un centimetro di marciapiede.
La donna alterna un passo lento e regolare a improvvisi stop and go, in due occasioni perde l'appoggio della gamba sinistra, basta poco per ritrovarsi a terra.
Fiducioso nel mio equilibrio mi muovo tenendo le mani infilate nel giubbotto in attesa dell’occasione propizia per superare la lumaca del Far East. 

"Non camminare con le mani in tasca, è rischioso". 

Una voce alle spalle, 180 gradi di rotazione del collo, visione inaspettata di due occhi azzurri che emergono dal cappuccio di un giaccone beige e mi sorridono.

Grace Kelly d'inizio millennio, se io fossi Cary Grant. 

Fila indiana improvvisata, donna-uomo-donna in processione. 

"Hai ragione", mani ora libere e miglior stabilità, all'incrocio con via Carducci supero la capofila e accelero. 

L'asiatica perde presto terreno.

Occhi Azzurri no, per fortuna.

Mi segue senza sforzo apparente.
Siamo soli, i passi della ragazza, rumore attutito dalla neve, dietro i miei.

Al distributore di benzina di via Saba mi affianca, il suo sorriso addolcisce l'onta dell'inatteso sorpasso. 

Ponte della ferrovia al confine fra i quartieri Montale e Campana: metà gara. 

Poco oltre l'imprevisto.

"Stringa scarpa sinistra slacciata" comunicano dal box.

Dieci secondi di pit stop e successiva ripresa. 

Il giaccone beige ha venti metri di vantaggio, nella disperata rincorsa l'incontro ravvicinato con la pozzanghera fangosa: scarponcini zuppi d'acqua gelata, calzettoni in ammollo.
Slalom arrischiato fra due ostacoli egiziani, clienti all'uscita di un Internet Point e, poco dopo, il recupero è completato. 

L'orgoglio, benzina dei muscoli.

"Ora tocca a me superarti" le dico, le luci del supermercato di via Pascoli mi donano un'aureola a circondarmi la pelata.

Lei non risponde.

Sguardo basso, il mio, a indovinare possibili trappole nel monotono bianco paesaggio.

Nessun ostacolo, andatura in crescendo, assenza di passi inseguitori, forse si è arresa, stanca di rincorrere uno stupido che nel suo sorriso legge (a torto o a ragione) il solo invito a una gara di velocità rischio-scivolo.  

Il cantiere della metropolitana di Piazza Quasimodo preannuncia l'imminente traguardo.

Cento metri ancora.

Da quaranta minuti il cuore pompa un ritmo tachicardico, sforzo fisico e grazia femminile da sostenere. 

Uno sguardo alla neve grigia della strada segnata dalle ruote incatenate delle auto. 
Poco oltre la farmacia comunale, immaginaria linea d'arrivo. 

Taglio il filo di lana, un'ultima occhiata all'indietro, la vedo arrivare in lieve ritardo: 

"Ho concluso, abito in quella via. Posso sapere come ti chiami?"

"Alessandra"  

"Io PNV. E' stato un piacere... buona serata" 

L'ennesimo sorriso, il suo, delicato commento alla stupida frase di commiato.

Rientro vittorioso (e disilluso) alla base.
A mitigare l'amarezza il pensiero di un'ipotetica rivincita.
In fondo basta avere pazienza: fra una quindicina d’anni la città  rivivrà una nevicata come questa.
Forse.

15 commenti:

ciku ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=5S-l5Gh2txE

Anonimo ha detto...

bello! Particolarmente , direi...
Anche questo scritto solo per il blog? Uhmf.
Mi dispiace non poterti aiutare, perché meriteresti davvero una rubrica tutta tua - e retribuita- su un periodico cartaceo.

Silver Silvan ha detto...

Delizioso. Semplicemente delizioso.

PuroNanoVergine ha detto...

@ciku
Grazie per l'incoraggiamento.

@Toniq
L'avevo inviato al Corriere per un concorso di racconti brevi dedicati a Milano (non entrò neppure nei migliori 50, o qualcosa del genere).

@Silver Silvan
Grazie.

Anonimo ha detto...

che stronzi quelli del Corriere.

PuroNanoVergine ha detto...

@Toniq
Non posso lamentarmi perché non è passato il mio racconto ;-)

Anonimo ha detto...

pensa quando racconterete ai vostri figli come vi siete conosciuti

PuroNanoVergine ha detto...

@plus1gmt
Tocchi un tasto dolente, ma dolente: l'ho rivista poco tempo fa (il racconto si riferisce al 2006, se ricordo bene) in un supermercato Conad con un bebè e una carrozzina (del racconto possiede una versione cartacea, glielo avevo stampato e consegnato in una delle rare occasioni di "incrociamento stradale" fra noi: chissà se lo leggerà una sera al posto di Biancaneve? :-))

Turz ha detto...

L'avevo inviato al Corriere per un concorso di racconti brevi dedicati a Milano (non entrò neppure nei migliori 50, o qualcosa del genere).

Per forza: se nevica ogni 15 anni non può essere ambientato a Milano.

glielo avevo stampato e consegnato in una delle rare occasioni di "incrociamento stradale" fra noi

Bravo, si fa così! Se consegni le tue storie a tutte le loro protagoniste, sei sulla buona strada per perdere la V e rimanere PN ;-)

Turz ha detto...

Piesse: anche geograficamente non mi torna, via Saba è lontanissima da via Leopardi, inoltre piazzale Ungaretti non esiste.

PuroNanoVergine ha detto...

@Turz
Una nevicata come quella descritta nel racconto, che provocò il blocco totale o quasi della circolazione dei mezzi pubblici, accade di rado.
Le vie le ho modificate per evitare di ritrovarmi un ipotetico lettore al citofono di casa mia :-)

Turz ha detto...

Una nevicata come quella descritta nel racconto, che provocò il blocco totale o quasi della circolazione dei mezzi pubblici, accade di rado.

Hai ragione, effettivamente mi ricordo solo grossi ritardi ma non soppressioni totali.

Le vie le ho modificate per evitare di ritrovarmi un ipotetico lettore al citofono di casa mia :-)

Hai fatto bene, Mattia ne sa qualcosa :-)
Però così facendo ti sei giocato il concorso su Milano.

PuroNanoVergine ha detto...

@Turz
Mi hai dato una spiegazione consolatoria del fallito concorso: il mancato rispetto della toponomastica ;-)

manupia ha detto...

moooolto bello!!!

PuroNanoVergine ha detto...

@manupia
Graaaazie! :-)

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