È doveroso fare una distinzione
fra una teoria (o una scoperta scientifica) e l’applicazione pratica che ne
consegue. Questo per evitare sterili polemiche sulla pericolosità della scienza
(col rischio, visti i tempi, di ritorno a un passato oscurantista).
Qualche esempio?
Un conto è ipotizzare l’esistenza
dell’atomo, la possibilità di scinderlo tramite un processo di fissione,
un altro è radere al suolo città come Hiroshima o Nagasaki (mica l’hanno presa
bene i giapponesi. Ancora oggi a Hiroshima è vietato pronunciare la frase : “あなたは固定?”, “Sei fissato?”.
Se lo fai, l’hiroshimano medio ti fissa male per poi tentare di scinderti,
ovvero di affettarti, menando fendenti con la sua affilatissima katana).
Lo stesso dicasi per il DNA, il
codice genetico che determina le caratteristiche di un essere vivente.
Va benissimo studiarlo,
comprenderne la struttura, elencare i geni che lo compongono.
Va meno bene intervenire e
modificarlo per sperimentazioni di dubbio valore (ieri sera ho tentato per due
ore di infilzare un pomodoro OGM, preso in offerta all’Esselunga. Ogni
volta che affondavo con la forchetta, il pelato si scansava gridando: “OLÉ!”
con un accento andaluso da far invidia ad Antonio Banderas).
* * *
Il passaggio dalla teoria alla
pratica non è detto che sia deleterio.
Una teoria può dare vita ad
applicazioni pratiche di per sé utili, se usate correttamente, ma dannosissime
se di esse se ne abusa.
* * *
Il telefonino.
Stamattina i 55 minuti di viaggio
sul locale delle 7 e 32 li ho trascorsi avendo come vicina di posto una ragazza
insopportabile (se si esclude la scollatura che evidenziava due accoglienti poppe
rosa) che ha ininterrottamente urlato nel cellulare, mettendo l’intero vagone a
conoscenza dei cazzi suoi (e non in senso metaforico).
Riporto un estratto del discorso:
“Si, Raphael è entrato nell’ufficio, mi ha guardata e senza aprire bocca
mi ha alzato la gonna infilandomi il cetriolone nella passera, non indossavo
gli slip, e mentre stantuffava alle mie spalle è arrivato Jonas che mi ha
penetrato col randello d’ebano già bello gonfio, una doppia che non ti dico,
roba da rimanere a bocca aperta, aperta giusto quei due secondi, che a
chiuderla ci ha pensato Matthew… esatto…
Matthew, l’ uomo chiamato cavallo…”
Sensazione insolita: viaggiare a
fianco di una pornostar mentre descrive la trama del suo ultimo capolavoro (per
i falegnami che alla parola “ebano”
si sono eccitati, il titolo del film era:
“L’olgettina caliente si spupazza il Presidente, Vol. III”).
E che dire del microfono?
Un oggetto di per sé utile,
talvolta indispensabile (per rompere il naso al “moralizzatore” qualunquista
Valerio Staffelli) che si trasforma, non per colpa sua (allo stato attuale non
esistono microfoni dotati di volontà autonoma) in un’arma terrificante, se
accostato alla bocca extra large della Pausini.
Anche nella realtà virtuale di
internet, nel meraviglioso mondo del WEB 2.0, il distinguo è necessario.
Prendiamo il blog.
Un sistema semplice per parlare
di sé, esprimere pensieri, opinioni, emozioni, condividendole con altri blogger
fino a formare una rete di relazioni… vabbè… descrivere un blog su un blog mi
sembra inutile.
Quello che mi premeva dire è che
muovendosi nella blogosfera da un lato trovi siti interessanti, originali,
divertenti, alcuni forse banali, ma che per un motivo o per l’altro possono
suscitare una qualche curiosità, dall’altro ne incroci di terribili, o per la
forma (i template gothic) o per la sostanza (ragazzine anoressiche che elencano
con precisione maniacale il contenuto calorico di un gambo di sedano, di una
zucchina cruda o di una sottiletta extralight) fino ad imbattersi, discendendo
nel più profondo girone di un ipotetico InfernalBlog, subito dopo i blog
neonazisti e quelli che si occupano della cellulite di Paris Hilton, in un luogo
orrendo dove è concessa libertà di espressione persino a un insignificante Pisquano come questo.
13 commenti:
Condivido in pieno il tuo pensiero. Ogni cosa può essere utile se usata nel modo migliore. (Questa discussione mi è tanta cara dato che è motivo di polemica -pacifica- con mio padre...)
Comunque non mi è ancora capitato di leggere un blog di ragazzine che riflettono sui valori nutrizionali del sedano o roba del genere :D
Esilarante come al solito. Il pomodoro OGM che si scansa mi ha fatto davvero ridere. Mi capita a fagiolo! Non lei, e manco il pomodoro. Il commento sopra. Giusto ieri discutevo con mio fratello la questione "tecnologia". Mio fratello sosteneva che non ci si può esimere dallo stare al passo con lo sviluppo tecnologico, perché la diffusione capillare di tecnologia nella nostra vita è inevitabile e bisogna adeguarsi per l'utilità che ne consegue. Io sostenevo che dovrebbe essere al servizio della persona, per cui mi sembra demenziale l'offerta di prodotti con funzioni che reputo del tutto inutili, in molti casi. Insomma, se mi dò al giardinaggio, impiego il mio tempo ad imparare qualcosa che mi tornerà senz'altro utile nel caso, per dire, volessi dedicarmi a farmi un orto. Avrò tangibili risultati nell'aver dedicato tempo, denaro ed energie alla coltivazione. Ma il tempo investito nell'imparare ad usare un telefonino dà risultati altrettanto tangibili e, soprattutto duraturi nel tempo? Direi di no, visto che sfornano nuovi modelli a rotazione. Quindi l'utilità siamo sicuri che sia al MIO servizio? Non mi sembra. La diffusione della tecnologia ha completamente stravolto il concetto dell'imparare, secondo me. Lo ha reso "usa e getta", perfettamente al passo coi tempi. Credo che la mia avversione dipenda soprattutto da questo. Essendo vecchio stampo, esigo che ciò che imparo resti con me. Altrimenti non mi serve a un tubo.
Che etimologia avrebbe il termine "pisquano"?
@Cristina
In realtà l'intero post era finalizzato a cliccare il PISQUANO evidenziato alla fine :-)
I blog pro-ana in effetti su blogspot non li ho incrociati, ma su splinder, qualche anno fa, imperversavano (ed era angosciante leggerne i contenuti).
@Silver Silvan
Discussione impegnativa.
Non sono un fan dei telefonini, ne ho uno da circa 7 anni, era pre smartphone, e mi basta e avanza.
Distinguerei però il possesso fisico dell'oggetto con le funzioni a lui associate (che possono "tramandarsi" di modello in modello, al limite con qualche differenza nell'interfaccia).
Poi, sono d'accordo sulla dubbia utilità di applicazioni quali Ruzzle (su altre, invece si può discutere, senza dimenticare che la funzione primaria di un cellulare è quella di telefonare, funzione utile).
Pisquano non saprei da dove derivi.
Ok, l'etimologia nonlaconosce. E il significato?
@Silver Silvan
Nel post volevo indicare uno inutile, un quaquaraquà qualsiasi
Ah, grazie di avermi illuminata!
Infatti ho cliccato due volte pensando ad un errore. Poi ho capito ;)
@Silver Silvan
Di nulla :-)
@Cristina
Era uno scherzetto un po' infantile, lo ammetto.
Infatti ci sono cascata come una polla e ho cliccato su Pisquano! ;)
Io ho guardato dove puntava il link prima di cliccare :-P
Tremo all'idea di sapere in quale categoria rientri il mio... :)
@Migola
Tu polla, io pisquano: siamo fatti l'una per l'altro :-)
@Turz
Immaginavo non ci cascassi.
@pyperita
Non te lo svelerò mai ;-)
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