sabato 27 ottobre 2012

Il Canarino Tette

Ho conosciuto Alessia Marcuzzi quando non si abbuffava di fermenti lattici.
L’Activia era di là da venire, così come la mia alopecia.

Traduzione: io mi pettinavo candido il ciuffo, lei non soffriva di stitichezza.

La conoscenza non fu diretta, ma mediata dal tubo catodico.

* * *

Anni ’90.
TeleMonteCarlo trasmetteva nel primo pomeriggio un programma per bambini che si intitolava Amici Mostri.

Una Marcuzzi giovine giovine saltava da un lato all’altro dello studio, irrefrenabile, slalomeggiando fra creature terrificanti: un grosso scimmione marrone, un ranocchio con mantello verde e panza da impiegato statale, individui giallognoli dalla pettinatura punk, Ninì Salerno (ex Gatto dei Vicoli Miracoli) che annaspava infelice in mezzo agli improbabili compagni.

La ragazza sembrava mossa da un fuoco (intestinale?) interiore che le impediva di stare ferma.

In questo inarrestabile sforzo cinetico un ricordo è rimasto indelebile: le tette sballonzolanti.

Due enormi poppe, fra la quinta e la sesta, brandite dall’ingenua Marcuzzi del tutto ignara della loro pericolosità (finché un giorno, puntata prenatalizia, Ninì Salerno ricevette un uppercut mammario al mento e fu trasportato, annaspante ma felice, al Policlinico).

* * *

Dopo pranzo mia madre era solita abbioccarsi sul divano.
Il suo russare era il segnale di via libera.
Accendevo la tivù, pulsante numero 7 del telecomando, Alessia sbaciucchiava il mostro di turno, io aprivo la patta e iniziavo la pratica pippatoria.

Tutti i giorni, dal lunedì al venerdì.

La mamma seduta alla mia sinistra, dormiente, io alla sua destra, pippante.

Nessun rischio di essere colto in fallo col fallo.
Il sonno materno profondo.
Profondissimo.
Sempre.
Sempre?
Quasi sempre.

* * *

Mamma          (risvegliandosi di botto dalla pennichella) Ehi, PNV, cosa stai facendooooo?

PNV                (tachicardia totale) No, cioè, io, la patta, cazzarola, mi si è, non volevo, aperta, ma, porca, cioè, vacca.

Mamma          (piangente) Oh mamma mia! Oh nonna tua! PNV, vergognati! Da te, queste cose schifose, mai, mai e poi mai. Tu sciagurato! Tu miserabile! Dare un dispiacere simile alla mamma che ti vuole tanto bene. Un dispiacere grande, grande, ancora più grande, immenso!

Il mio di “dispiacere”, seppur di dimensioni ridotte, sette centimetri virgola quattro in erezione, è refrattario a tornare nella patta.
Operazione delicata.
Accelerando il rientro alla base rischio di incastrare il pisello nella cerniera dei blue jeans,  rovinando la cerniera stessa (ai pantaloni ho sempre tenuto).

Mamma          Un porco. Un figlio porco e maiale. Cosa ho fatto per meritarmi una punizione simile ?! Un figlio suino che commette peccato mortale guardando quelle cosacce alla televisione!

PNV                Dai mamma, adesso non esagerare. E poi chiamare cosacce due magnifiche protuberanze come quelle (indico con la mano lo schermo).

Mamma          (seguendo il mio dito indice) Due magnifiche protuberanze? Ma quali protuberanze! Sono solo un paio di orecchie nauseanti.

In effetti il mostro che ci sta osservando, volto sfigurato da cicatrici sanguinanti, due parabole violastre al posto delle orecchie, non è un esempio di bellezza adamantina.

La Marcuzzi?
Desaparecida.
Nell’enfasi masturbatoria non me ne sono accorto.

Ha mollato verosimilmente i disgustosi colleghi, è uscita dallo studio, ha imboccato il corridoio dirigendosi, causa urgente necessità evacuativa, verso “l’ultima porta, in fondo a sinistra”.

* * *

Pastrugnarsi il papagno guardando un programma con pupazzoni deformi non rientrava nella normalità, ma non era colpa del sottoscritto se i mostri venivano affiancati a due mongolfiere da latteria.

* * *

Una decina d’anni dopo, il connubio gnocca – pupazzo si ripropose con Paperissima Sprint.
Il faccione rosso del Gabibbo e il decolletè rosa di Eva Henger.
A formula inalterata (la Bella e la Bestia, dove la Bella pornostar ungherese veleggiava sopra la quarta) corrispose reazione immutata.

La mamma seduta alla mia sinistra, dormiente, io alla sua destra, pippante.

Unica differenza, lo preciso per pignoleria, l’orario (il rilassante onanismo del dopo cena).

Grazie a Paperissima Sprint ebbi risposta a un quesito che mi tormentava da tempo: il Gabibbo era asessuato o sotto sotto…?

La soluzione mi si mostrò in una calda giornata di fine agosto, sulla spiaggia di Lido di Camaiore.
La Henger, in bikini blu, abbracciò l’amico pupazzo, lo sbaciucchiò, poi lo riabbracciò, poi lo risbaciucchiò e infine lo strinse forte a sé.
Il Gabibbo rispose esclamando:

“Belandi!”

mentre una protuberanza rossastra compariva all’altezza del suo pube.

* * *

Guardare e non toccare.
Al limite, era la mia prassi quotidiana, guardare e toccarsi.
D’altronde quali alternative avevo?
La Marcuzzi come la Henger erano irraggiungibili: apparivano in trasmissioni registrate molti giorni prima della messa in onda.

Lo stesso non poteva però dirsi per Violante Placido, entusiasta conduttrice di un preserale su RaiDue, un contenitore di cartoni animati, come indicava il gioco di parole del titolo: Go Kart.

A Violante i bambini telefonavano, in diretta.

Lei, viso angelicato, rispondeva gioiosa.
Gioia direttamente proporzionale al grado di sballonzolamento delle pere, misurato secondo la scala Popper.

Una sera, anzi una presera, Violante non ricevette la solita telefonata del bambino telespettatore, ma quella di un nano che imitava alla perfezione la voce del bambino telespettatore.

* * *

Violante          Pronto?
PNV                 Pronto.

Violante          (movimento ondulatorio del petto, sesto grado Popper) Ciao! Come ti chiami?

PNV                 PNV.
Violante          PNV? Che strano nome? Quanti anni hai, PNV?
PNV                 24

Violante          (sorridendo) Che burlone che sei, PNV. Senti PNV (quarto grado Popper) cosa ti piacerebbe vedere?

PNV                 Le tette.

Violante          (imbarazzata) Te… Te… Titti? Vuoi forse dire Titti? Il cartone con Titti?

La Placido non è ingenua come vuole far credere.
Non accetta lo scontro diretto col “bimbo” maiale, ne travisa la richiesta, rendendola inoffensiva.

PNV                 (cantilena) Le tette, le tette, le tette…

Violante          (seccata, ma sempre sorridente) Va bene. Come desideri, PNV. Ora trasmettiamo un episodio di Titti col Gatto Silvestro.

PNV                 Si, si, ti Svesto, ti Svesto! Dimmi quando posso farlo che…

… TU … TU … TU … (linea interrotta).

Sul televisore, il mezzobusto della bella Violante annuncia impacciato il cartone animato.

Cinque secondi di attesa.
Il cartone non parte.
Dieci secondi.
Il cartone non parte.
Quindici secondi.
La Placido nervosa.
Venti secondi.
Il cartone non parte.
Trenta secondi.
Gli occhioni di Violante rivolti verso qualcuno, fuori campo, che sta alla sua sinistra.
Quaranta secondi.
Cenno di sì col capo all’interlocutore anonimo.
Cinquanta secondi.

Violante          (sollevata) Occhei, scusate il disguido. Come promesso al piccolo PNV, ora vi lascio con Titti e il Gatto Silvestro.

Zoomata del cameraman sui meloni della conduttrice.
I capezzoli aderiscono fieri contro la camicetta di seta bianca.
Il cartone parte.

15 commenti:

Silver Silvan ha detto...

Ahahahahah, esilarante! Ancora rido!

ciku ha detto...

m'ha ricordato il video di smeriglia :D

http://www.youtube.com/watch?v=quJpq9G72Sw

Anonimo ha detto...

una volta in cui era comparsa su non ricordo che mensile svestita, un mio amico aveva fatto il giro della città chiedendo e ottenendo molte sagome cartonate a dimensione 1:1 della Marcuzzi, sono passati tanti anni ma credo le conservi tuttora

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Grazie :-)

@ciku
Divertente!
C'è un Sandro in ognuno di noi (comunque a suo tempo feci pure del training autogeno ;-))

@plus1gmt
Mi chiedo: "In quale stato le conserva?"

CirINCIAMPAI ha detto...

Non ho mai capito questa disparità di trattamento nei confronti di noi bimbe. Vi risultano gnoccoloni con muscoli guizzanti e pacco ben in vista a conduzione di programmi per bambini? E ci credo che poi sbroccavamo per Capitan Harlock ed il Conte di Fersen!!! Dove sono i diritti per l'infanzia?!?

Anonimo ha detto...

eh ma questo è proprio hot!

ciku ha detto...

ciri ha 100 mila volte ragione
(anche se a me piaceva di più arthur, il fratello sfigato di georgie)

tutto quello che ci davano era bonolis, per dire...

Silver Silvan ha detto...

Azz, io mi sono beccata Febo Conti! Beh, sempre meglio di Bonolis o Mou-cha-cha!

CirINCIAMPAI ha detto...

Mo che mi ci fai pensare in cima ai miei desideri c'era André di Lady Oscar! Standiamo una coperta pietosa su Bonolis:-(

PuroNanoVergine ha detto...

@ciku
@CirINCIAMPAI
Avete ragione, ma non posso farci nulla.
Non conosco Arthur e neppure il Conte di Fersen.
Ho un ricordo vago di André.
Ricordo invece Capitan Harlock (ma era figo?) e Bonolis sul quale stenderei pure io una coperta pietosa e soffocante.

@Silver Silvan
Addirittura Febo Conti? :-)

@pastadipestodirospi
Very, very, hot!
Roba che Google mi mette di filata bei blog VM18.

Silver Silvan ha detto...

Ebbene sì! Lo so, dalle scemenze che dico sembro più giovane.

pyperita ha detto...

Tu non stai bene :)

PuroNanoVergine ha detto...

@Silver Silvan
Buon per te che mantieni il giusto livello di scemenza ;-)

@pyperita
Sto benissimo, in formissima e senza Activia.

Rachele ha detto...

Ciao! non ti conoscevo, ma sei una forza della natura!!

Tralasciamo l'episodio della mamma che ti sgama in peccato mortale, in cui mi sono immedesimata e tremo al solo pensiero che potrebbe accadere pure a me fra una decina di anni... ma HAI VERAMENTE TELEFONATO alla trasmissione???

PuroNanoVergine ha detto...

@Rachele
No, nessuna vera telefonata.
Quello che accade a PNV è talvolta verosimile, mai vero.

p.s. se fra dieci anni ti capiterà perlomeno non sarà del tutto imprevisto ;-)

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